MANIOCA
. Nome volgare della Manihot utilissima Pohl o Jatropha manihot L., arbusto della famiglia Euforbiacee, originario dell'America Meridionale tropicale e coltivato in molti paesi tropicali, specie in Africa ve se ne contano circa 30 varietà.
È un arbusto alto da 1,5 a 3 m. di color verde bluastro, con grosse radici tuberizzate brune all'esterno, bianche all'interno, lunghe da 30 a 60 cm. e del peso da 4 a 10 kg. Le foglie sono palmatolobate con 3-7 lobi; i fiori sono diclini monoici e i frutti sono delle capsule alate. La temperatura più favorevole al suo sviluppo è fra i 30° e i 16° e ama i terreni sciolti, soffici, ricchi di sostanza organica.
I tuberi contengono allo stato fresco 70,75% di acqua, 21,44% di amido, 1,12% di proteina, 0,41% di grasso, 5,13% di zucchero, 1,11% di lignina e 0,54% di ceneri: inoltre sono assai tossici per il loro contenuto (0,0275%) di acido cianidrico. Però la loro tossicità svanisce col lavaggio, con la cottura, con l'arrostimento e allora rappresentano un eccellente alimento e forniscono quella farina alimentare conosciuta col nome di cassava, di arrowroot del Brasile e anche con quello di tapioca dopo che in seguito al riscaldamento i granuli d'amido si sono in parte insieme riuniti. Se ne distinguono due forme commerciali: fiocchi e perle di tapioca.
La manioca dolce (in Brasile della macaxeira, aipi, mandioca doce) è rappresentata tanto da una forma non tossica della M. utilissima, quanto da una specie distinta: la M. Aipi Pohl o Manihot palmata Müll. Aarg. var. Aipi Pohl distinta per le capsule non alate un po' angolose, i cui tuberi contengono poco acido cianidrico e in forma legata, non libera come nella manioca amara.
Il genere Manihot contiene 130 specie dell'America tropicale alcune delle quali (Manihot Glaziowii, ecc.) forniscono dal loro lattice del buon caucciù (v. gomma elastica).