MANO ARMONICA o guidoniana
È un mezzo meccanico usato nel Medioevo per facilitare agli scolari l'apprendimento della solmisazione musicale, secondo la divisione esacordale della scala introdotta da Guido d'Arezzo nel sec. XI. In un ordine stabilito s'indicavano sulle punte e sulle falangi delle dita di uno schema di mano sinistra i nomi delle note nel loro proprio ordine di successione. Così se la prima nota era quella che veniva a trovarsi su una linea del rigo, la susseguente si doveva trovare sullo spazio. Conoscendo la mano armonica gli scolari potevano facilmente contare sulle dita gli intervalli e le scale.
L'invenzione di questo mezzo scolastico si attribuisce a Guido d'Arezzo; ma, nonostante la tradizione sia concorde fin dai primi tempi in questa attribuzione, in nessuna delle opere di Guido a noi pervenute si trova menzione della mano armonica. Però Sigebertus Gemblacensis mezzo secolo dopo Guido scrive (Chron. Sigeberti ad ann. 1028) "Guido attribuì sei lettere o sillabe a sei suoni" e "dimostrò questi suoni per mezzo delle falangi della mano sinistra", confermando con queste parole l'attribuzione tradizionale a Guido della mano armonica non solo, ma anche della solmisazione e della divisione esacordale.
La scala della mano armonica guidoniana è di 20 suoni in questo ordine: C ut, A re, B mi, C fa ut, D sol re, E la mi, F fa ut, G sol re ut, a la mi re, b fa b mi, c sol fa ut, d la sol re, e la mi, f fa ut, g sol re ut, aa la mi re, bb fa bb mi, cc sol fa, dd la sol, ee la.