Romanzo dell'abate A.-F. Prévost (1697-1763), pubblicato nel 1731 (o 1733), nel VII volume dei Mémoires et aventures d'un homme de qualité qui s'est retiré du monde; quindi in edizione definitiva nel 1753. Il titolo esatto è Histoire du Chevalier des Grieux et de Manon Lescaut, ma è universalmente noto col nome dell'eroina: anima leggera, dalla stessa sua leggerezza travolta nel vizio, appare infine redenta da un soffio di schietta passione e dalla fedeltà dell'uomo, il Chevalier des Grieux, che l'ama e la segue fino alla morte.
Il racconto ebbe un'immensa fortuna: ha ispirato il dramma omonimo (1850) di Th. Barrière e M. Fournier e numerose opere musicali, tra cui la Manon di J. Massenet (1884, libretto di H. Meilhac e P. Gille) e la Manon Lescaut di G. Puccini (1893, libretto originariamente di D. Oliva, riadattato da L. Illica (1850) e dallo stesso Puccini), nonché vari film tra cui Manon Lescaut (1939) diretto da C. Gallone; Manon (1949) di H.-G. Clouzot, nel quale la vicenda è trasposta in tempi e ambienti moderni; Manon 70 (1968) di J. Aurel, anch'esso trasposto in chiave moderna.