MANRESA (A. T., 41-42)
Città della provincia di Barcellona, corrispondente all'antica Minorisa; sorge a 234 m. s. m. su un'altura presso la riva sinistra del Cardoner, attraversato da due ponti che uniscono i nuovi sobborghi alla città vecchia. Notevole centro industriale, ha numerose fabbriche di tessuti (lana e cotone), di prodotti chimici e alimentari, fonderie, mulini, ecc. Manresa, che conta 27.000 abitanti, è unita per ferrovia a Barcellona da cui dista 65 km., e a Lérida; inoltre da essa parte una ferrovia secondaria che risale la valle del Llobregat. La città fu in gran parte distrutta da un incendio nel 1811.
Monumenti. - La cattedrale, o chiesa di S. Maria dell'Aurora, eretta su disegno di Berenguer de Montagut da Barcellona, fu incominciata nel 1328, ma terminata solo nel 1596. Ha tre navate, con le vòlte sorrette da doppî archi rampanti. I suoi pilastri equilateri fanno pensare a un'influenza italiana, ma nel resto predominano i caratteri dell'arte catalana. Nel Tesoro della chiesa c'è un mirabile paliotto ricamato dal fiorentino Geri di Lapo (sec. XIV). Notevoli le chiese trecentesche del Carmine, di S. Michele e di S. Domenico (quest'ultima consacrata solo nel 1438); quelle dei cappuccini (1528), delle cappuccine (1677); la Santa Grotta, dove si ritirava S. Ignazio di Loiola a pregare, con la facciata nello stile dominante nelle chiese dei gesuiti erette durante il sec. XVIII.
Bibl.: J. Torres Argullol, Monografía de la iglesia de Neustra Señora de la Aurora (Seo de Manresa), Barcellona 1899; A. Calzada, Historia de la arquitectura en España, Barcellona 1928, pp. 1005-6.