MANSFELD
. Antica famiglia comitale tedesca, che prese il nome dal castello di Mansfeld, situato nella contea dello stesso nome. Fra gli antichi conti si è segnalato Hoyer von M. che, generale dell'imperatore Enrico V, assediò nel 1113 i Sassoni ribelli presso Warstädt. Estinta la discendenza maschile della casa nel sec. XIII, Burkhard di Querfurt la proseguì sposandone l'erede femminile. I suoi nipoti fondarono le linee di Mansfeld e di Querfurt. Nel 1475 ebbe luogo una nuova divisione nei Mansfeld della linea anteriore e posteriore (furono così denominati dalle due parti del castello di M., da loro abitate). La linea posteriore si estinse nel 1666, l'anteriore si suddivise in alcuni rami, dei quali quello protestante (Eisleben) si estinse nel 1710, quello cattolico (Bornstädt) nel 1780. La riforma fu introdotta da Alberto VII e da Gerardo VI. Alberto VII (1480-1560) fu uno dei primi principi che sostennero Lutero. Egli mantenne con questo, originario della contea di Mansfeld, stretti rapporti. Più volte Lutero servì da intermediario nelle discordie di famiglia provocate da Alberto. Nella guerra smalcaldica Alberto combatté contro l'imperatore; dopo la battaglia di Mühlberg fu esiliato e spogliato di tutti i suoi possessi. Nel 1552 si unì alla rivolta dell'elettore Maurizio di Sassonia e riebbe col trattato di Passau i suoi beni. Il forte indebitamento dei conti fece sì che la contea fu dal 1570 sequestrata per lungo tempo dai signori feudali della Sassonia elettorale, di Magdeburgo e di Halberstadt. Un discendente del ramo cattolico, Johann Gebhard, fu dal 1558 fino al 1662 elettore e arcivescovo di Colonia. Uno dei suoi successori, Gebhard Truchsess di Waldburg, passò nel 1682 al protestantesimo, spinto dal suo amore per la contessa Agnese di Mansfeld, scatenando con questo la guerra di Colonia. Pietro Ernesto (1517-1604) entrò al servizio spagnolo, segnalandosi nella guerra contro i rivoltosi dei Paesi Bassi. In compenso fu fatto viceré del Lussemburgo e nel 1594 fu elevato alla dignità di principe immediato. Estinta la famiglia nel 1780, i beni allodiali e il nome passarono al genero dell'ultimo Mansfeld, il conte Lolloredo. La contea fu divisa fra la Prussia e la Sassonia; anche la parte di quest'ultima passò nel 1815 alla Prussia.