mansueto
" Docile ", " ammansato ": l'aggettivo compare nel sintagma ‛ far m. ' (si veda, nello stesso paragrafo, l'espressione fa[r]ia mansuescere con lo stesso valore), in Cv II I 3 Orfeo facea con la cetera mansuete le fiere, e li arbori e le pietre a sé muovere. La frase è un'interessante figura di zeugma irregolare, in cui facea regge anche l'infinito muovere.
L'aggettivo è sostantivato nella seconda occorrenza, pure del Convivio: IV XXV 2 a li mansueti Dio darà grazia, dove D. traduce da Salomone Prov. 3, 34.