ALTOLAGUIRRE, Manuel
Poeta spagnolo, nato a Málaga il 29 giugno 1905, morto a Burgos il 26 luglio 1959. Dopo aver diretto, giovanissimo, la rivista d'avanguardia Litoral a Málaga (1926-1929) e più tardi, a Parigi, la rivista Poesía (1934-35), prese parte attivamente al movimento della cosiddetta "poesia pura" e ne divenne, oltre che rappresentante, editore e curatore: si ricordino le pubblicazioni della rivista di P. Neruda Caballo verde, della collana Héroe, della rivista Hora de España, ecc. Emigrato in America dopo la guerra civile, risiedette abitualmente nel Messico.
Nella lirica di A., si notano, accanto all'influsso di J.R. Jiménez, una particolare predilezione per gli autori romantici (cfr. la sua traduzione dell'Adonais di Shelley e un'antologia di romantici spagnoli) e in genere l'impronta di una controllata formazione culturale. Ha pubblicato i seguenti volumi di poesia: Las islas invitadas (1926), Ejemplo (1927), Escarmientos, Vida poética, Lo invisible (1930), Soledades juntas, Amor (1931), La lenta libertad (1936, con cui ottiene il Premio nac. de poesia), Nube temporal (1939) e più di recente Fin de un amor (1949) e Poemas en América (1955). Come critico, si ricordi la sua biografia di Garcilaso de la Vega (1933).