ALMEIDA, Manuel de
Nacque nel 1580 a Viseu, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1595, e, destinato alle missioni d'India nel 1601, passò in Etiopia nel 1624, restandovi dapprima un anno come visitatore, poscia otto anni come superiore della missione. A questa attese con zelo eccezionale; appresa la lingua del paese, si profuse nelle prediche, nella propaganda più attiva, nelle visite alle varie regioni, e nella lotta contro il monofisismo e le corruzioni del cristianesimo. Con acume andò tempestivamente segnalando alle superiori autorità di Goa e di Roma i provvedimenti che giudicava indispensabili per la vittoria, senza trovare ascolto. Allorché le difficoltà politiche interne imposero a re Susenyos di desistere dall'appoggiare i cattolici, egli, che dei successi conseguiti dalla missione era stato uno dei principali artefici, fu, come gli altri, espulso, imbarcandosi a Massaua per l'India il 19 agosto 1633. Nominato nel 1634 rettore del collegio di Goa, nel 1637 preposto della provincia Goana e poi visitatore fino al 1642, parroco a Salsete, assessore al Santo Ufficio e consultore della Provincia, morì in Goa il 10 maggio 1646. Per desiderio del generale della Compagnia, Vitelleschi, e per eccitamento del patriarca Alfonso Méndez, egli compose una Storia d'Etiopia, che, se è prezioso documento segnatamente per quanto si riferisce all'azione della missione, contro cui molte accuse si muovevano, non è meno importante per la conoscenza dello stato del paese ai principî del sec. XVII e per le sue vicende anteriori. Nel redigerla, per la parte concernente fatti e cose anteriori alla sua andata colà, utilizzò largamente la Storia del P. Paez. Ma, non più fortunata di questa, la sua opera non valse se non a fornire argomento per un compendio, fatto dal P. Baldassarre Tellez (Caimbra 1660) per ordine della Compagnia; e soltanto in questi ultimi anni poté venire alla luce. L'Almeida fu il primo viaggiatore in Etiopia che ne disegnasse una carta geografica.
Bibl.: Beccari, Rerum aethiopic. script. occident., V, Roma 1907.