FONSECA, Manuel Deodoro da
Generale e uomo politico brasiliano, nato ad Alagoas il 5 agosto 1827, morto a Rio de Janeiro il 23 agosto 1892. Vicepresidente della provincia di Rio Grande del Sud, il F. entrò in conflitto col presidente della medesima e col governo imperiale. Dovette ritirarsi dal posto e, tornato a Rio de Janeiro, si trovò in breve alla testa di un movimento di ribellione contro le autorità costituite. La crisi economica determinata dall'abolizione della schiavitù (13 maggio 1888) favoriva gli agitatori: i repubblicani dal canto loro profittavano, nella stampa e nel parlamento, dei contrasti tra il governo e una parte considerevole dell'esercito. Il 15 no. vembre 1889 un imponente pronunciamento militare, diretto dal F., si svolgeva nel campo di Sant'Anna: poche ore dopo era proclamata la repubblica, di cui fu capo il F., che attuò prontamente importanti riforme politiche e sociali. Non doveva però durare a lungo l'armonia tra il maresciallo e i suoi ministri, che si dimisero dopo pochi mesi. Il F. chiamò a dirigere il nuovo ministero il barone di Lucena, antico conservatore, ma l'autoritarismo di costui provocò contrasti fra il maresciallo e l'assemblea costituente. Nell'elezione, a cui questa procedette per la presidenza della repubblica, il F. riuscì trionfante. Continuando i conflitti fra il potere esecutivo e il legislativo, il maresciallo decretò lo scioglimento delle camere, il che provocò un'agitazione, seguita da un pronunciamento della squadra, fomentato in segreto dal vicepresidente della repubblica Floriano Peixoto. Il F. rinunziò allora alla presidenza a favore del Peixoto, e si ritirò a vita privata.
Bibl.: M. E. de Campos Porto, Apontamentos para a historia de Republica, Rio de Janeiro 1890.