MONTT, Manuel
Uomo di stato cileno, nato a Petorca il 5 settembre 1809, morto a Santiago nel 1880. Era rettore dell'Istituto nazionale, a Santiago, quando il ministro Portales lo nominò sottosegretario di stato all'Interno (1837): e nel nuovo posto diede subito prova di grande energia, reprimendo i torbidi seguiti all'assassinio del Portales stesso. Segnalatosi in tal modo, fece rapidissima e fortunata carriera politica, favorita dal presidente della repubblica, generale Bulnes: successivamente presidente della camera dei deputati, ministro dell'Interno e degli Affari esteri, ministro della Giustizia e dell'Istruzione, sinché nel 1851 fu eletto presidente della repubblica. Rieletto per un altro quinquennio nel 1856, dominò così la vita politica cilena per dieci anni, dal 1851 al 1861: e fu, il suo, un governo nettamente autoritario, secondo lo stesso indirizzo già tracciato dai suoi due predecessori, Joaquín Prieto e Manuel Bulnes, pure rimasti in carica per dieci anni (v. chile: Storia). Ciò provocò sanguinose rivolte dei liberali nel 1851 e nel 1859, soffocate con risoluta energia dal M.: ma nell'insieme il periodo di governo del M. fu un periodo di calma e di stabilità nella vita cilena, con vantaggiose conseguenze sullo sviluppo della vita economica e culturale, sul miglioramento dell'amministrazione, ecc. Di questi provvedimenti, diretti a far prosperare il paese, già da lui iniziati come ministro, il M. ha il massimo merito. Terminato il secondo periodo presidenziale, il M. fu nominato presidente della Corte suprema di giustizia a Santiago; e tale carica tenne fino alla morte.
Suo figlio, Jorge, nato nel 1847, entrato nella marina da guerra e divenuto ammiraglio, ebbe pure parte importante nella vita politica cilena nell'ultimo decennio del sec. XIX: capo della junta che dirigeva il movimento insurrezionale contro il presidente Balmaceda, fu eletto a succedere al Balmaceda il 6 novembre 1891 e governò sino al 1896. E anche il suo governo fu caratterizzato, non solo da opportuni provvedimenti per pacificare il paese, ma anche dalle cure rivolte sia alle finanze statali, sia all'amministrazione.