Di Centa, Manuela
Italia • Paluzza (Udine), 31 gennaio 1963 • Specialità: sci nordico, fondo
È stata una delle grandi protagoniste dello sci di fondo mondiale degli anni Novanta, assieme all'eterna rivale Stefania Belmondo.
La sua carriera inizia precocemente: ha esordito in nazionale nel 1980 dopo essersi messa in mostra nelle categorie giovanili e due anni dopo è stata la rivelazione dei Mondiali assoluti di Oslo con un ottavo posto, mentre in quelli juniores ha conquistato un argento. Tuttavia, per incomprensioni con il presidente della Federazione italiana sport invernali (FISI) Arrigo Gattai, ha rinunciato alla nazionale, ritornando sulla propria decisione solo nel 1986, quando è rientrata nella Federazione.
Nel 1988 ha partecipato alle Olimpiadi di Calgary, ottenendo un sesto posto nella 20 km a tecnica libera. Le prime medaglie sono arrivate in occasione dei primi mondiali di sci nordico organizzati in Italia (Val di Fiemme, 1991), dove ha ottenuto un argento e 3 bronzi. Alle Olimpiadi invernali di Albertville, nel 1992, è arrivata la prima medaglia olimpica (un bronzo); l'anno dopo, ai Campionati Mondiali di Falun (Svezia) ha conquistato ancora un argento e un bronzo. Manuela Di Centa sembrava essere destinata a diventare l'eterna seconda, ma nel 1994 (quello che sarà il suo anno migliore) ha conquistato ai Giochi Olimpici invernali di Lillehammer (Norvegia) 5 medaglie (2 ori, 2 argenti e un bronzo) in cinque gare: un record. Nello stesso anno ha conquistato anche la sua prima Coppa del mondo. Nel 1995, ai Mondiali di Thunder Bay (Canada), ha ottenuto ancora un bronzo e un argento, mentre l'anno successivo (a trentatré anni) ha vinto la sua seconda Coppa del mondo. L'ultimo trofeo conquistato è stato il bronzo nella staffetta 4x5 km alle Olimpiadi invernali svoltesi a Nagano nel 1998, dopo il quale l'atleta friulana ha annunciato il suo ritiro dall'attività sportiva. Manuela Di Centa ha continuato a praticare lo sport ottenendo ottimi risultati nella specialità della corsa in montagna; nel 2000 ha avuto inizio la sua carriera di conduttrice televisiva con un programma dedicato alla montagna. È membro della giunta CONI e della Commissione atleti del CIO, e si è impegnata anche in campo politico. Nel 2003 ha aggiunto un altro record al suo palmarès: è stata infatti la prima italiana a raggiungere la cima dell'Everest, non prima però di aver scalato altre cime (Olimpo, Elbrus) per prepararsi all'impresa. *