Figlio (n. 1123 circa - m. 1180) quartogenito di Giovanni II, salì al trono (1143) su designazione del padre. Consentì (1147) il transito agli eserciti della 2a Crociata guidata da Corrado III e Luigi VII, ma tenne un atteggiamento assai guardingo anche se non apertamente ostile nei loro confronti. Animato da pretese universalistiche, continuò l'impresa di Giovanni II contro i Turchi, respingendo quindi nel 1149 un attacco dei Normanni, cui tolse Corfù. Alla morte di Ruggero II di Sicilia, M. tentò la riconquista dell'Italia meridionale, ma (1158) i Bizantini dovettero lasciare il suolo italiano. Né migliore fortuna ebbero i suoi disegni di restaurazione bizantina nell'Italia centrale e in Dalmazia, per la netta opposizione di Venezia, dapprima sua alleata contro i Normanni, che gli mosse una guerra marittima rovinosa per l'Impero (1171-75). In Oriente fu sconfitto (1176) dai Turchi Selgiuchidi a Miriocefalo, nell'Asia Minore, che fu perduta definitivamente. Alla fine del suo regno le finanze dell'Impero erano duramente provate.