MARANHÃO (A. T., 155-156)
Stato atlantico del Brasile di NE. (area, kmq. 346.217, popolazione [1920] ab. 874.337, densità 2,52; calcolo 1932, ab. 1.207.507), limitato dall'Atlantico a nord, dallo stato di Pará e di Goyaz a O., da cui il Maranhão è diviso dal Rio Gurupy e dal Tocantins, mentre il corso del Rio Parnahyba dalle sorgenti nella Serra das Mangabeiras fino alla foce lo separa a S. e a E. dal Piauhy. Il territorio dello stato è di forma grossolanamente rettangolare, con un'appendice triangolare verso sud che si insinua fin oltre il decimo parallelo dividendo il Piauhy dal Goyaz, appendice che è occupata dal bacino del Rio Balsas, affluente di sinistra del Parnahyba. In complesso il territorio forma un piano inclinato aperto sull'oceano e che sale verso l'interno e verso sud fino alle serre (da Desordem, do Itapecurú, Covoadas, Penitente), che si vanno a congiungere alla serra das Mangabeiras la quale funge da spartiacque tra il bacino del Tocantins e quello del Parnahyba. Come in tutti gli stati del NE., anche nel Maranhão si distinguono una zona costiera, una zona interna detta della matta, e una terza anche più a sud, il sertão. La zona costiera e la sezione di NO. appartengono alla regione amazzonica e dell'Amazzonia hanno il clima e la vegetazione: vi si trovano grandi foreste attraversate da numerosi fiumi: le parti orientale e meridionale invece sono formate dai bassi terrazzi del grande altipiano e presentano una pendenza generale verso NNE. Le alture che dividono le singole valli e che prendono localmente nomi diversi non sono vere e proprie catene, ma piuttosto le scarpate settentrionali con cui l'altipiano interno si raccorda alla pianura amazzonica. Il fiume principale è l'Itapecurú, che nasce dalla serra omonima e sfocia nella baia di São José: esso è navigabile per vapori fino a Caxias, ed è risalito da minori imbarcazioni fino a Picos; seguono il Mearim, che sfocia nella baia di São Marcos e il Tury-Assú e i loro varî affluenti, mentre sono fiumi marginali il Gurupy, il Tocantins e il Parnahyba. Il clima, caldo umido nella zona costiera, è mitigato dallo spirare costante degli alisei, ma l'umidità decresce nella parte meridionale, mentre aumenta la continentalità. Nella zona costiera, dal punto di vista agricolo, si distingue la baixada, formata da campi alluvionali soggetti a essere inondati nella stagione delle piogge, per cui i fiumi sono accompagnati da numerosi laghi e canali come i fiumi amazzonici: la baixada segue immediatamente alla stretta cimosa costiera di sabbie aride e in essa domina la foresta equatoriale, che prolunga quella amazzonica e che solo in ristrette aree è stata abbattuta per far posto alle varie colture. Nella baixada si trovano però anche dei campos adatti all'allevamento del bestiame. La zona tra il Parnahyba e l'Itapecurú è piana verso il litorale, ma possiede terreni accidentati e tavolati abbastanza estesi verso l'interno: si tratta di una regione ancora scarsamente sviluppata e quindi di piccola importanza economica. Le valli del Gurupy, del Tury-Assú, dcl Pindaré e del Mearim formano la zona della matta con altitudine varia da 60 a 100 metri nelle valli, ma elevantesi fino a 500 m. nelle alture fra una valle e l'altra. La foresta predomina nelle parti più basse, mentre nelle aree più elevate alla foresta si sostituisce il cerrado o cespugliato spinoso con alberi radi, a ciuffi sparsi qua e là; le superficie a cerrado possono considerarsi come una zona intermedia di passaggio tra la foresta amazzonica e la caatinga, formazione vegetale tipica dell'arido NE. brasiliano. Infine tra il Tocantins e il Parnahyba, nella zona del sertão, le colture non sono ancora penetrate; prevale l'allevamento del bestiame e l'occupazione nomade.
Nelle aree coltivale della baixada e della zona della matta, dove nel 1920 vennero censiti 6674 stabilimenti agricoli con un'area complessiva di circa 3 milioni di ettari pari all'8,7% dell'intera superficie dello stato, sono coltivati riso, canna da zucchero, manioca e mais; e, in minor quantità, il cotone e il tabacco: estesa è la coltivazione delle palme del cocco. Nella zona del sertão e in tutto l'interno invece prevale l'allevamento del bestiame, che aveva un grande sviluppo nel secolo passato, ma che è andato decadendo specialmente per le numerose malattie e perché non si è affatto provveduto a migliorare le razze degenerate con l'introduzione di animali selezionati. L'interno è quasi del tutto fuori del movimento civile e in gran parte ancora da esplorare.
La popolazione si concentra nelle zone costiere e lungo i fiumi, dove si trovano i centri principali. La capitale è São Luiz che sorge sull'isoletta dello stesso nome, la quale separa la baia di São Marcos da quella di São José. São Luiz aveva nel municipio 60 mila abitanti nel 1927; gli altri centri più importanti sono Caxias sull'Itapecurú, con 50.346 ab. nel municipio, Alcantara sulla baia di São Marcos di fronte a São Luiz, Turry-Assú sull'estuario del fiume omonimo, Vianna a breve distanza da Itapecurú Mirim, mentre i centri del sertão sono Graiahú, Barra do Corda sul Rio Mearim, e Carolina sul Tocantins. Il patrimonio zootecnico nel 1920 comprendeva 834.000 bovini, 110.000 equini, 50.000 pecore e 120.000 capre. Il commercio si svolge tutto attraverso il porto di São Luiz che è frequentato dalle navi brasiliane e da navi francesi, tedesche e inglesi: l'esportazione fu nel 1926 di 32.561 tonn. per un valore di 30.000 contos e l'importazione raggiunse le 16.000 tonnellate per un valore di 27.000 contos.
Storia. - Nell'anno stesso in cui Pedro Alvares prendeva possesso della terra del Brasile nel nome del re del Portogallo (1500), il territorio del Maranhão fu visitato dallo spagnolo Vicente Pizón, il primo europeo che vi penetrò. Nel 1534 Giovanni III di Portogallo intraprendendo la colonizzazione del Brasile, concesse quel territorio a João de Barros e ad altri. Uno dei concessionarî parti a quella volta con mille coloni, ma la flotta che li portava naufragò sulle scogliere del Maranhão. Un francese di Dieppe, Jacques Riffault, avendo visitato quella regione nel 1594, tornò in Francia in cerca di coloni, e nel 1612 fondò colà una città, alla quale, in onore di Luigi XIII, diede il nome di Saint-Louis. Due anni dopo i Francesi furono sloggiati da quella posizione dai Portoghesi, al comando di Jerónimo de Albuquerque e il 1° novembre 1615 giungeva nel Maranhão il suo primo governatore, Alexandro de Moura. Nel 1621, durante l'unione del Portogallo con la Spagna, fu creato lo stato del Maranhão, che poco dopo fu conquistato dagli Olandesi. Tornato il Portogallo indipendente, le sue truppe attaccarono gli Olandesi: dopo trenta anni di lotta, questi furono finalmente scacciati (1654). Dal 1733 al 1772 sede del governo fu Belem, nel Parà, ma nel 1772 il Maranhāo ottenne un governo proprio.