BASSETTI, Marcantonio
Pittore, nacque a Verona, da Girolamo, nel 1588, e ivi morì di peste nel 1630. Appresi i primi insegnamenti dell'arte da Felice Brusasorci, si recò a Venezia, lungamente intento allo studio delle opere del Tintoretto: indi passò, con due suoi condiscepoli, il Turchi e l'Ottino, a Roma, verso il 1615. Da Roma, inviò alla cappella degl'Innocenti, nella chiesa di S. Stefano a Verona (1619, ancor ivi esistente), una pala - Vescovi in una gloria di angioli - giustamente esaltata dal Lanzi per il fare grandioso delle figure, e il robusto colorito, di sapore tizianesco. Tornato in patria circa il 1620, compì poche altre opere per chiese di Verona e della provincia. Si ricordano nella cupola della cappella del Rosario in S. Anastasia l'affresco dell'Assunzione, in S. Tommaso due tavole, l'Incredulità di S. Tommaso (1627) e Madonna con il Figlio e Santi (1628), ora al museo civico, nella chiesa di S. Maria in Progno (Verona) una Madonna col Bambino e Santi. Si sono perduti altri lavori, nei quali ugualmente mostrava, attraverso influssi manieristici romani, buone qualità di disegnatore (praticò molto il disegno a bianco e nero) e colorista su tradizioni venete. Dalla chiesa degli Agostiniani è passato alla Pinacoteca di Monaco il Martirio di S. Vito, una delle sue opere più celebrate.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibliografia precedente); R. Longhi, Precisioni, ecc., Roma 1928, p. 60 segg.