BONETTI, Marcantonio Baverio de (Marcus Antonius Baveria)
Nato verso la metà del sec. XV da famiglia imolese trapiantata a Bologna, era figlio di Baverio Maghinardo, rinomato lettore di medicina presso lo Studio bolognese.
Riesce difficile precisarne il luogo di nascita: infatti Baverio Maghinardo, che nel 1441 aveva ottenuto la cittadinanza bolognese, prima di stabilirsi definitivamente a Bologna (1456-1480), si era trasferito, nel 1443, a Siena, dove era stato docente di medicina presso quello Studio fino al 1447 e quindi a Roma, archiatra di Niccolò V fino al 24 marzo 1455. Il cognome di famiglia, Bonetti, tende a trasformarsi con il B. in quello di Baverio: nei rotuli dello Studio bolognese il B. è sempre "Marcusantonius Baveria", mentre il padre ed il fratello maggiore Nicolò conservano, talora, l'indicazione del cognome "de Bonetiis".
Il B. studiò legge a Bologna, dove si laureò e dove fu docente di diritto civile prima dal 1485-86 al 1492-93 ("Ad lecturam Institutionum Marcusantonius Baveria", si legge nei rotuli dello Studio di Bologna per quegli anni), e quindi dal 1498-99 ("Ad lecturam Infortiati de sero extraordinariam Marcusantonius Baveria" ibid.) al 1500 ("Ad lecturam Digesti Novi in tertiis extraordinariam Marcusantonius Baveria", ibid.), anno della sua morte. Nel periodo intermedio, dal 1493-94 al 1497-98, insegnò diritto presso lo Studio di Padova.
Fu giurista di un certo nome. Di lui ci restano dei Commentaria super Institutiones, stampati a Bologna nel 1507 e quindi a Lione ed a Venezia nel 1523; alcuni trattatelli fra i quali: De legatis, stampato a Lione nel 1553; De mora, reperibile nei Tractatus Universi Iuris (VI, 2, p. 405); De virtute et viribus iuramenti, ugualmente reperibile nei TractatusUniversi Iuris (IV, p. 364); e infine Repetitiones e Consilia, che furono editi sparsamente in varie raccolte miscellanee.Nel 1489, insieme al fratello Lodovico e con l'assistenza dell'amico Filippo Beroaldo, curò l'edizione dei Consilia medicinalia del padre (morto il 19 nov. 1480), finiti di stampare in millecento copie il 5 nov. 1489 secondo il contratto stipulato fra la vedova di Baverio Maghinardo e lo stampatore bolognese Francesco Benedetti ("Plato stampator") il 15 giugno 1489, contratto ancora reperibile fra gli atti del notaio bolognese Bartolomeo Verardi.
Fonti e Bibl.: I rotuli dei lettori legisti e artistidello Studiobolognese, a cura di U. Dallari, I, Bologna 1888, pp. 126, 130, 133, 136, 139, 142, 146, 149, 169, 172; G. N. Pasquali Alidosi, Li dottori bolognesi di legge canonicae civile, Bologna 1620, pp. 170-171; G. A. Bumaldo (O. Montalbani), Minervalia Bononiensiumcivium, Bologna 1641, p. 160; P. A. Orlandi, Notizie degliscrittori bolognesi, Bologna 1714, p. 204; G. Panziroli, De claris legum interpretibus, Lipsiae 1721, pp. 262, 482; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 2, Brescia 1760, pp. 560 s.; G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, I, Bologna 1781, pp. 396 s.; S. Mazzetti, Repertorio di tutti i professori della... Università... di Bologna, Bologna 1848, p. 44; E. Besta, Fonti..., in Storia del diritto italiano, a cura di P. Del Giudice, I, 2, Milano 1925, p. 869; A. Sorbelli, Storia della Università diBologna, Bologna 1940, p. 242; L. Münster, Baverio Maghinardode' Bonetti medico imolesedel Quattrocento, in Atti dell'Associazione per Imola storico-artistica, VII, Imola 1956, pp. 29, 60 s.