MARCELLINO biografo
Attribuita a M., retore del secolo V d. C., di cui restano anche scolî al retore Ermogene, è giunta fino a noi una vita di Tucidide. Essa è presentata come un estratto da un commento allo storico. Ma, quale è tramandata, non può ritenersi la genuina di M. La critica moderna distingue nel testo attuale, oltre all'introduzione, tre parti, di cui la prima (paragrafi 2-45) è la più estesa e anche la più importante; qui pare si celi il vero M., che però avrebbe attinto, almeno parte del materiale, ai Συμποσιακά di Didimo Calcentero. Della seconda (46-53) sembra autore Cecilio, della terza (54-58) si ritiene autore Zosimo di Ascalona, che nel 500 circa avrebbe riunito e ricollegato le tre patti. A ogni modo questa biografia tucididea è importante, perché vi apprendiamo ciò che esattamente o inesattamente l'antichità aveva dedotto dall'opera dello storico e quali fossero i punti più interessanti della vita di lui. Ma è pur da notare che in essa Tucidide è perfino scambiato con l'omonimo figlio di Melesia.
Bibl.: Grauert, Ad M. vitam Thucydidis observ. criticae, in Rh. Mus., I (1827), p. 169 segg.; E. Petersen, De vita Thuc. dis., Dorpat 1873; Schumann, De M. quae dicitur vita Thuc., Jena 1879; G. Oomen, De Zosimo Ascalonita atque M., Münster 1926; Bux, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XIV, col. 1450 segg.