ADRIANI, Marcello
Nacque a Firenze nel 1464, di Virgilio e di Piera Strozzi, ed ivi morì il 1° dicembre 1521. Discepolo del Landino e del Poliziano, acquistò grande perizia delle lingue classiche e dell'arte del dire, che insegnò nello Studio fiorentino dal 1497 al 1502. Maggiore attività esplicò come cancelliere nella prima Cancelleria, ufficio nel quale successe a Bartolomeo Scala nel 1498 e che tenne sino al 1521. Ebbe alle sue dipendenze il Machiavelli, che probabilmente attinse da lui qualche nutrimento di cultura classica. Il copioso carteggio ufficiale, che ha pregi di chiarezza, di proprietà e di efficacia, le orazioni scritte in un elegante latino (ché della lingua volgare poco si curò), la traduzione e il commento del De materia medica di Dioscoride venuti in luce a Firenze nel 1518 e le lezioni accademiche, che si conservano in due manoscritti della Riccardiana, gli meritarono fama di cancelliere prudente e fedele e di continuatore eloquente della tradizione letteraria dei suoi predecessori.
Bibl.: P. Villari, N. Machiavelli e i suoi tempi, 4ª ed., Milano 1927, I, pp. 320-321; O. Tommassini, La vita e gli scritti di N. Machiavelli, Roma 1883, I, pp. 93-98; W. Rüdiger, Marcellus Virgilius Adrianus aus Florenz: ein Beitrag zur Kenntniss seines Lebens und seines Wirkens, Halle 1898.