FOGOLINO, Marcello
Pittore, oriundo da S. Vito sul Tagliamento. Pare nascesse intorno al 1480 a Vicenza, dove suo padre Francesco, anch'egli pittore e discepolo del Montagna, si era trasferito. E pittore fu anche il fratello Matteo, solo noto per documenti. A Vicenza lo troviamo prima del 1519, come prova ivi l'Adorazione dei Magi del Museo, non priva di accenti dell'Italia centrale. Dopo passò a Pordenone (1521), ma anche prima dovette avere contatti con il maggiore artista di quella terra: Giannantonio de' Sacchi, a cui forse trasmise col padre il montagnismo. Bandito nel 1537, il F. passò a Trento, donde la sua attività s'irradia anche nel Bresciano, non solo nel castello di Malpaga, ma ancora più nelle pitture, tipiche di lui, sebbene non ancora rivendicategli, di quello di Ghedi: le quali (oggi a Budapest) furono difatti assegnate dal Frizzoni al Montagna. Vi fu notato però anche un certo accento alla Romanino, quello preponderante poi nell'ultimo periodo del F., al castello del Buonconsiglio e in alcune facciate di Trento, dove il pittore viveva ancora nel 1548.
Bibl.: T. Borenius, I pittori di Vicenza, Vicenza 1911, p. 211; G. Zorzi, Contributo alla storia dell'arte vicentina nei secoli XV e XVI, in Misc. di storia veneta della R. Dep. di storia patria, s. 3ª, X (1916); Gronau, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915 con bibliografia: A. Morassi, Come il Fogolino restaurò gli affreschi di Torre Aquila a Trento, in Bollettino d'arte, n. s., VIII (1928-29), pp. 337-67; IX (1929-30), pp. 555-75; id., in The Burl. Mag., LVIII (1931), pp. 118-29; M. Pittaluga, L'incisione italiana nel '500, Milano 1930, pp. 214-16.