Uomo politico (Cuneo 1882 - Roma 1945); giolittiano, deputato dal 1913, si schierò contro la partecipazione dell'Italia al conflitto mondiale, ma, deciso l'intervento, si arruolò volontario e ottenne una medaglia d'argento. Sottosegretario alla Marina (1919-20), commissario degli Approvvigionamenti (1920-21), ministro delle Finanze (1921), legò il suo nome all'abolizione del prezzo politico del pane. Ministro della Guerra (1922), tentò di opporsi alla marcia su Roma proponendo a Vittorio Emanuele III il decreto per la proclamazione dello stato d'assedio. Dichiarato decaduto dal mandato parlamentare nel 1929, riprese l'attività politica nel 1943, partecipando alle trattative che prepararono la caduta di Mussolini (25 luglio). Dal 1944 al 1945 fu ministro del Tesoro. Di lui si ricordano le Memorie (1949).