HAYDÉE, Marcia
(nome d'arte di Salaverry Pereira de Silva, Marcia)
Danzatrice e direttrice di compagnia di balletto brasiliana, nata a Niteroi (Rio de Janeiro) il 18 aprile 1939. Ha studiato prima con V. Veltchek, T. Leskova e alla Scuola del Sadler's Wells, poi a Parigi con O. Preobrajenska e L. Egorova. Scritturata dalla compagnia del Grand Marquis de Cuevas (1957), nel 1961 entra a far parte del Balletto dell'Opera di Stoccarda, di cui diviene prima ballerina e che guida a partire dal 1976, raccogliendo l'eredità del coreografo britannico J. Cranko, che l'aveva meritatamente valorizzata.
Tra le sue molte interpretazioni sono da ricordare soprattutto: Romeo and Juliet (1962), Onegin (1965), The taming of the shrew (1969), giudicate le migliori interpretazioni della sua carriera. Anche il coreografo K. MacMillan le ha dato l'opportunità di emergere. Considerando il suo grande potenziale drammatico, J. Neumeier mette per lei in scena Hamlet: connotations (1976), Lady of the camellias (1978) e A streetcar named Desire (ricavato dall'omonimo dramma di T. Williams, 1983, con le musiche di S. Prokofiev e A. Schnittke). Quest'ultimo lavoro può essere considerato il coronamento della carriera di Haydée.
Numerosi i riconoscimenti attribuitile, fra i quali si distinguono l'Etoile d'or a Parigi (1967) e il Deutscher Kritikerpreis (1971).
Bibl.: J. Gruen, Stuttgart Profiles: M. Haydée and R. Cragun, in Dance Magazine, agosto 1975; H. Koegler, Marcia Haydée (con una lista dei ruoli e delle attività della danzatrice), in Les Saisons de la Danse, giugno 1976.