MARCIUME
. Nome dato a profonde alterazioni di vari organi vegetali provocate dal parassitismo di microrganismi prevalentemente fungini che, agendo a mezzo di enzimi da essi elaborati, distruggono in parte le pareti cellulari causando disgregazione dei tessuti e modificano più o meno profondamente i protoplasti ed i contenuti cellulari. A questa prima azione dei parassiti spesso segue un'azione secondaria di saprofiti che completano il disfacimento dell'organo che quindi in gran parte muore, perde la consistenza e il colore iniziale. Esistono marciumi delle radici, del legno, dei frutti e marciumi varî.
I marciumi radicali sono causati da parecchi funghi e favoriti da condizioni ambientali anormali, come compattezza del terreno, eccesso di umidità, abbondanza di detriti organici, impianto degli alberi troppo profondo, ecc. Si ricordano i marciumi radicali della vite, delle conifere, degli alberi fruttiferi, ecc., prodotti da Dematophora necatrix Hart. o da Armillaria mellea Vahl.; dell'ulivo e del gelso, da Arm. mellea o da Fusarium Sp.; degli agrumi, da Phytophthora terrestris Sherb. e da P. citrophthora (Sm. et Sm.) Leon. e di alcune conifere da Fomes annosus Fr. o da Rhizina inflata Sacc. I marciumi del legno sono prodotti quasi tutti da Poliporei che penetrano attraverso ferite degli alberi, distruggono cellule e contenuti, fessurano in varie direzioni il legno rendendolo friabile; tra questi, il marciume del pioppo e della quercia da Polyporus sulphureus Fr., del pino da Trametes pini Fr., dell'abete da Fomes Hartigii Allesch., ecc. Sui legni recisi producono gravi mȧrciumi il Merulius lacrymans Fr. e la Conioplora cerebella Pers. I marciumi dei frutti si manifestano sia sulla pianta sia durante la conservazione. Particolarmente importanti sono due tipi di marciumi dei frutti di agrumi: i molli dovuti a Penicillium italicum Wehm., Oospora citri aurantii (Ferr.) Sacc. et Syd., Phytophthora citrophthora, propagantisi per contatto di germi o di frutti malati e a Penicillium digitatum Sacc., che si diffonde solo attraverso lesioni dell'epidermide; i secchi (mummificazione del frutto) prodotti da Macrosporium commune (Pers.) Rab., Alternaria citri Pierce, Botrytis cinerea Pers., ecc. Anche sui frutti di molte Rosacee si producono marciumi, come ad es. il marciume amaro delle mele da Trichothecium roseum Link., il marciume nero delle pere da Sclerotinia fructigena Schröt. I pomidori presentano il marciume apicale da Bacterium Briosii Pavar., quello zonale da Plytophthora terrestris, ecc. L'uva subisce marcescenza sia da Botrytis cinerea sia, più raramente, da Melanconium fuligineum (Scrib. et Viala) Cav. Tra i numerosi altri marciumi, notevoli sono quelli dei boccioli di rosa da Botrytis cinerea, dei fittoni di carota da Rhizoctonia violacea Tul. var. dauci Kühn., delle cipolle da Sclerotinia libertiana Fuck., e dei tuberi di patata da Phytophthora infestans De Bar., da Fusarium solani (Mars.) Sacc. e da Bacillus amylobacter V. Tieg.