Console nel 267 a. C., vinse i Salentini e conquistò Brindisi; console una seconda volta (256), sconfisse i Cartaginesi a Ecnomo in una delle più grandiose battaglie navali dell'antichità, con la quale i Romani si assicurarono il dominio del mare durante la prima guerra punica. Portò quindi la guerra in Africa, vinse i Cartaginesi ad Adys, ma poi, battuto da un esercito superiore, guidato dallo spartano Santippo, fu fatto prigioniero. Fu mandato a Roma a trattare il cambio dei prigionieri, ma sconsigliò i Romani dall'accettare le proposte dei Cartaginesi e, fedele ai patti, tornò a Cartagine dove, secondo una tradizione che si ritiene però molto dubbia, fu fatto perire tra tormenti atroci.