CARINO, Marco Aurelio (M. Aurelius Carinus)
Imperatore romano del sec. III d. C. Sono ignoti il luogo e l'anno della sua nascita. Quando morì, nel 285, era ancora nel pieno vigore della gioventù. Era figlio primogenito di Marco Aurelio Caro, e fu nominato Cesare dal padre insieme col fratello Numeriano, nel 282. In questo stesso anno, Caro movendo contro i Persiani lasciò in occidente C., affidandogli il governo dell'Italia, della Gallia, dell'Illirico, della Spagna della Britannia e dell'Africa con i psteri di Augusto. Caro e poi Numeriano perirono in Oriente; rimase perciò solo imperatore C. Sennonché i soldati, appena saputa la morte di Numeriano, proclamarono un altro imperatore, Diocleziano. C. sarebbe vissuto a Roma, da despota, in mezzo ai vizî. Avrebbe preso e ripudiato nove mogli: le monete ce ne fanno conoscere una sola: Magna Urbica. C. mosse contro Diocleziano, abbatté per via nel territorio di Verona un nuovo pretendente, M. Aurelio Giuliano, vinse ripetutamente nella Mesia le milizie di Diocleziano. La battaglia decisiva ebbe luogo presso Viminacio. La sorte delle armi sembrò arridere a C., ma nel corso del combattimento la situazione accennò a mutare. In quel momento C. fu ucciso da un suo tribuno, a quanto si disse, per vendetta privata.
Bibl.: Th. Bernhardt, Geschichte Roms von Valerian bis zu Diokletians Tode, I, Berlino 1867, p. 256 segg.; H. Schiller, Geschichte der römischen Kaiserzeit, I, Gotha 1883, pp. 882-85; E. De Ruggiero, Diz. epigr., II, 125; W. Henze, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, col. 2455 seg.