Severino, Marco Aurelio
Anatomico e chirurgo (Tarsia 1580 - Napoli 1656). Prof. dal 1610 di anatomia e chirurgia a Napoli. Alla stessa epoca risale la collaborazione con l’ospedale degli Incurabili. Le sue lezioni e la sua tecnica operatoria esercitarono un forte richiamo su studenti e medici italiani e stranieri. Accusato più volte d’irreligiosità e di applicare tecniche operatorie eccessivamente cruente, venne più volte processato dal tribunale dell’Inquisizione, imprigionato e spogliato di tutte le cariche. Definitivamente riabilitato, continuò a esercitare presso gli Incurabili fino al giorno della sua morte, avvenuta durante la grande epidemia di peste del 1656. Come farmacologo e tossicologo studiò varie rarità botaniche e analizzò il veleno delle vipere. Descrisse, ben prima di J.K. Peyer, i folliculi lymphatici aggregati o placche di Peyer, e sottolineò, prima degli allievi di W. Harvey, l’importanza degli organi della respirazione nel metabolismo animale, contribuendo così alla definitiva distruzione del mito secolare del metabolismo cardiaco.