BASAITI (Baxaiti, Basitus, Baxiti e, dal Vasari, Basarini e Bassiti), Marco
Oriundo greco, nacque a Venezia circa il 1470. Da principio dipinge con segno stentato, panneggi rigidi, con poco senso prospettico; poi, pur rimanendo sempre legato alla moda della pittura quattrocentesca veneziana e al gusto del Carpaccio, dilata le sue composizioni e accetta, forse senza capirla, la riforma giorgionesca, dando molto spazio al paesaggio che fa da sfondo alle sacre rappresentazioni. Collaboratore del suo diretto maestro, Alvise Vivarini, attraverso i suoi insegnamenti assimila quelli di Antonello da Messina e Giovanni Bellini. Scomparso il Vivarini, palesa caratteri eclettici e sembra attratto anche da maestri toscani e lombardi. Dai contemporanei era considerato non molto inferiore a Giovanni Bellini; in complesso egli è più evoluto nella ritrattistica che nelle composizioni, e nel Ritratto di giovane dell'Accad. Carrara di Bergamo raggiunge la finezza di Palma il Vecchio. Nel 1530 è ancora indicato nella Fraglia pittorica quale "figurer", ma dopo questa data non se ne hanno più notizie.
Sue opere documentate sono: Bennebrock (Haarlem), collez. von Pannvitz, Ritratto di giovane (datato 1496); Venezia, chiesa dei Frari, cappella dei Milanesi, Sant'Ambrogio in trono tra santi e angeli musicanti ed incoronazione della Vergine (iniziata nel 1503 da Alvise Vivarini, che vi lavorò sino alla morte, ispirandosi, nella composizione, alla pala di S. Cassiano di Antonello da Messina, l'opera fu compiuta dal B. ed ha la scritta: "Quod Vivarinae tua fatale morte nequisti, Marcus Basaitus nobile prompsit opus"); Venezia, Gall. dell'Accademia, La chiamata dei figli di Zebedeo, eseguito per l'altare maggiore della distrutta chiesa di S. Andrea della Certosa (con la scritta "MDX. M. Baxiti"); Vienna, Pinacoteca, replica in formato minore della precedente, datata 1515; Venezia, Gall. dell'Accademia, La preghiera di Cristo nell'orto, pala eseguita per la chiesa di S. Giobbe (con la scritta "1516 Marcus Basitus"); Bergamo, Accad. Carrara, Il Salvatore, datato 1517; Venezia, Gall. dell'Accademia, S. Giorgio che uccide il drago, già nella chiesa di S. Pietro di Castello (con la scritta "MCCCCCXX. M. Baxaiti P."); Bergamo, Accad. Carrara, Ritratto di giovane uomo, firmato e datato nel 1521. I dipinti con S. Giacomo e S. Antonio (Venezia, Gall. dell'Accademia, firmati) furono forse in origine eseguiti come laterali del Cristo morto tra due angioletti della stessa galleria; i tre pezzi sono certamente anteriori alla pala dei Frari del 1503, come la Madonna col bambino ed un devoto del Museo Correr di Venezia (segnato "Marchus Basaiti P.") e la Madonna e quattro santi ed un angelo musicante ora in S. Pietro Martire di Murano, ma eseguita, in collaborazione con lo Pseudo Boccaccino, per l'altare della Scuola dei barcaioli nella distrutta chiesa di S. Cristoforo della Pace. Sono opere giovanili anche il S. Pietro in cattedra tra quattro santi, in S. Pietro di Castello a Venezia; la Madonna col bambino tra i santi Pietro e Liberale, nel Museo Civico di Padova, firmata "Marcus Baxaiti P.", però più matura; il Cristo risorto, all'Ambrosiana di Milano, firmato "Marcus Basitus P.", databile al 1510. Documentabile, ma irreperibile, o non sicuramente identificabile, è un S. Girolamo dipinto per la chiesa di S. Daniele di Venezia, distrutta.
Altre opere (alcune firmate, altre attendibilmente attribuite): Venezia: S. Pietro di Castello, S. Giorgio che uccide il drago, replica di quello della Gall. dell'Accademia; Chiesa della Salute, Sagrestia maggiore, S. Sebastiano; Museo Correr, Ritratto di giovane con berretto, S. Girolamo (già attribuito al Mansueti), Cristo in pietà (èsegnato "Marco Basaiti", ma sembra piuttosto del Diana); Gall. dell'Accademia, Ritratto virile, Annunciata (replica da Antonello da Messina), S. Girolamo; Chioggia: duomo, Madonna col bambino; Aix-en-Provence: Museo, S. Sebastiano (attribuito anche al Previtali); Baltimora: coll. Walters, S. Girolamo; Berlino: Museo, Madonna e Cristo deposto (distrutti 1945); Bergamo: Acc. Carrara, Madonna col Bambino (già nella coll. Agliardi, firmato); Londra: Gall. Nazionale, Ritratto di giovane con berretto (firmato), Madonna col bambino benedicente (firmata); già coll. R. H. Benson, Ritratto a mezzo busto di giovane uomo con ermellino; Milano: Brera, S. Girolamo (già nel convento di S. Giorgio Maggiore di Venezia); S. Giorgio al Palazzo, Deposizione; Monaco di Baviera: Pinac., Deposizione (già nell'Abbazia di Sesto al Reghena in Friuli); New York: Fondaz. S. H. Kress (K 323), Madonna del Cardellino (firmata); Parigi: già nella coll. Delaroff, Resurrezione di Cristo (firmata); Filadelfia: coll. Johnson, Madonna con S. Liberale (firmata); Piazzola sul Brenta: Pinacoteca, Deposizione di Cristo; Roma: Galleria Borghese, Adamo ed Eva, forse ante di una pala d'altare; Vaduz: coll. Liechtenstein, Madonna (firmata); Washington: coll. Kress, Madonna che adora il bambino (firmata). Gli sono attribuiti con fondatezza i seguenti disegni: agli Uffizi di Firenze un Cristo morto e all'Albertina di Vienna Cristo che parla a tre apostoli.
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