MARCO dalla Tomba
Missionario e viaggiatore italiano del sec. XVIII, nato, in anno non precisabile, a Tomba (Ancona). Ancora giovane entrò nell'ordine dei cappuccini e nel 1756 fu inviato come missionario nell'India. Dopo un soggiorno di circa due anni a Chandernagor, fu mandato nella missione di Bettiah, città situata tra Patna e i confini del Nepal. D'ingegno versatile e acuto, si applicò subito allo studio dei dialetti del luogo e approfondì le conoscenze sulla letteratura e sulla religione di quelle popolazioni, registrando tutte le notizie di carattere storico, linguistico e geografico che veniva apprendendo. Nel 1759 si allontanò da Bettiah per un breve tempo, recandosi a Chhatarpur nell'India centrale; ritornato a Bettiah, e divenuto nel 1762 superiore di quella missione, continuò a lavorare per la conversione degl'infedeli, ma le vicende militari del Nepal, le lunghe lotte combattute contro gl'Inglesi ostacolarono molto la sua attività non permettendogli di recarsi in missione nelle regioni più interne. Nel 1768 fu costretto a fuggire da Bettiah, presa d'assalto da un principe maomettano, e a rifugiarsi a Patna; nel 1769 si recò a Chandernagor e a Pondichéry, il 4 marzo 1773 s'imbarcò per far ritorno in Europa, giungendo a Parigi nel gennaio dell'anno seguente. Nel 1775 si trovava a Roma. Non si conosce l'anno della sua morte.
Nel lungo soggiorno nell'India, con l'aiuto del lettore indiano del re di Bettiah, fece un elenco di tutti i manoscritti della biblioteca del sovrano, e tradusse e studiò accuratamente alcune opere indiane; lasciò una descrizione particolare del suo viaggio nell'India, e uno scritto geografico, sobrio, chiaro e ben ordinato sul Hindostan. Gran parte di questi scritti è stata pubblicata da A. De Gubernatis (Firenze 1878).