Scrittore di ascetica e di dogmatica (prima metà sec. 5º), di Ancira. Polemista, scrisse contro i nestoriani e i messaliani (specie nel De baptismo) e contro un gruppo di eretici che volevano vedere nella figura di Melchisedec una teofania del Verbo (In Melchisedec). Tra i suoi scritti di ascetica: De lege spirituali; De poenitentia; Consultatio intellectus cum sua ipsius anima.