EUGENICO, Marco
Nato a Costantinopoli nel 1391, morto nel giugno 1444, ricevette nel battesimo il nome di Manuele, che mutò in quello di Marco, quando si fece monaco a 26 anni. Studiò retorica sotto Giovanni Cortasmeno e filosofia sotto Gemisto. Nel 1437, alla vigilia del concilio di Ferrara, fu promosso arcivescovo di Efeso (donde la denominazione di Marco d'Efeso), mentre il condiscepolo e futuro antagonista Bessarione fu nominato arcivescovo di Nicea. Seguì in Italia l'imperatore e il patriarca, al concilio di Ferrara e Firenze, ove sostenne aspri e tenaci dibattiti contro l'unione delle due chiese. I suoi scritti, dopo il ritorno in Oriente, sono una lunga sequela di proteste contro il patto di Firenze che egli si era rifiutato di sottoscrivere. Per tale contegno, se ebbe a soffrire due anni di detenzione, si acquistò le simpatie del partito antiunionista, che alla morte di lui fece capo a Gennadio Scolario. La produzione letteraria di Marco, oltre a numerosi trattati teologici, comprende opere ascetiche, liturgiche, lettere, poesie. Spettano piuttosto al fratello Giovanni alcune Descrizioni che furono pubblicate sotto il suo nome.
Ediz.: Migne, Patrol. Graeca, CLX-CLXI; Øuvres anticonciliaires de Marc d'Ephèse, in R. Graffin, Patr. orientalis, XV, pp.1-170, e XVII, pp. 307-524; altre opere presso S. Lambros, Παλαιολόγεια καὶ Πελοποννησιακά, I, Atene 1912, pp. 17-42, 259-270.
Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byz. Lit., 2ª ed., Monaco 1897, p. 115 segg,, 496 segg.; L. Petit, in Diction. de Théologie cath., IX, II, Parigi 1926, coll. 1968-86. Per le Descrizioni v. A. Muñoz, in Nuovo Bullett. di Archeol. crist., X (1904), pp. 225-232 e in Recueil Kondakov, Prava 1926, pp. 139-142.