Pretore nel 193 a. C., riportò alcuni successi militari in Spagna. Console nel 189, pose termine alla guerra con gli Etoli. Da Ambracia, lungamente assediata, portò insigni opere d'arte che abbellirono Roma e Tuscolo, terra nativa dei Fulvî. Ottenne il trionfo; innalzò il tempio Herculis Musarum; il poeta Ennio, che fu al suo seguito in Etolia, cantò le sue vittorie nella Ambracia. Fu poi censore (179) con Marco Emilio Lepido ed eresse varî edifici, tra cui la basilica Emilia.