marco
Unità monetaria, il cui nome trae origine dall’antica unità di peso chiamata marka, della Bosnia ed Erzegovina (suddivisa in 100 fening), della Finlandia (sostituita il 1° gennaio 1999 dall’euro) e della Germania (sostituita il 1° gennaio 1999 dall’euro).
Il m. tedesco (Deutsche Mark) nel giugno 1948 sostituì, nelle 3 zone occidentali della Germania (poi divenute la Repubblica Federale di Germania), il Reichsmark (in vigore dal 1924). Deutsche Mark (o Ostmark, in contrapposizione al primo, detto Westmark) si chiamava anche l’unità monetaria della Repubblica Democratica Tedesca. Nel secondo dopoguerra, l’intensa crescita del sistema economico tedesco occidentale e il costante attivo della bilancia commerciale resero il Westmark la valuta più richiesta, dopo il dollaro USA, sui mercati internazionali. Negli anni 1960 e 1970 ebbe ripetute rivalutazioni, e negli anni 1980 fu la moneta con il valore più stabile sul mercato internazionale, registrando nel 1986 un tasso di degrado inflazionistico prossimo allo zero. Con la realizzazione, il 1° luglio 1990, dell’unione monetaria ed economica fra le due Germanie, che ha precorso l’unificazione politica, il Westmark divenne l’unica moneta legale in tutto il Paese. Negli anni 1990 la divisa tedesca confermò l’andamento positivo dei decenni precedenti e si affermò come la seconda valuta di riserva nei portafogli internazionali. Era definita area del m. l’area monetaria in cui le contrattazioni si svolgevano in marchi. Con l’adozione ufficiale dell’euro, il m. tedesco è entrato in un sistema di cambi fissi irreversibili: le banconote Deutsche Mark hanno continuato a circolare fino al 1° gennaio 2002, data in cui sono state sostituite dalla moneta unica europea.