KARA, MARE DI (Karskoe More; A. T., 3 bis)
Il Mare di Kara, alimentato dalle acque del Mare Glaciale Artico, è compreso fra le isole della Novaja Zemlja e Vajgač a occidente, l'estremo nord-orientale della Russia a S., e la penisola siberiana di Jalmal a oriente; perciò, mentre a SO. comunica per lo Stretto di Kara, compreso fra la Novaja Zemlja e l'isola di Vajgač, e lo Stretto di Jugor, tra Vajgač e il continente, con il Mare di Barents, verso NE. rimane aperto sul Mare Glaciale per non meno di 440 km. Il Mare di Kara verso SE. forma, addentrandosi nella massa continentale eurasiatica, un'amplissima baia, nota con il nome di Golfo di Kara, al fondo del quale sbocca l'unico suo tributario, la Kara, che nasce dal versante asiatico dell'Urale Deserto. Presso terra d'estate la temperatura sale fino a 9°-11° mentre al centro resta sotto 0°, in modo che il disgelo totale è assai raro; la salinità è in media del 35 per mille, fatto questo che insieme con le basse temperature lascia supporre che una soglia sottomarina lo separi dal Mare Glaciale Artico. Il Mare di Kara non è navigabile che dal giugno al settembre, essendo per il resto dell'anno bloccato dai ghiacci; i primi esploratori, che ne tentarono il passaggio durante il sec. XVI, soffersero disagi inenarrabili e quindi lo descrissero come una delle regioni marittime più inospitali; meglio esplorato dal Nordenskiöld e dai Russi, esso può considerarsi come un buon distretto di pesca, soprattutto quando l'estate sia piuttosto calda.