marescalco
Forma antica per " maniscalco " nel senso soprattutto di " maestro d'armi e di cavalli ", e di " capo supremo delle scuderie regie " e " comandante di eserciti ". In seguito il termine allargò il suo significato e indicò alti dignitari di corte. In Pg XXIV 99 io rimasi in via con esso i due / che fuor del mondo sì gran marescalchi, riferito a Virgilio e Stazio, " maestri " di vita.
Per il Buti m. " si dice lo governatore de la Corte e de l'esercito sotto lo 'mperadore, e de' essere persona esperta delle cose da fare, sì che sappia comandare quello che si de' fare come seppeno quelli du' poeti quello che si convenìa fare nel mondo a vivere moralmente e civilmente ".
Il termine compare anche, nella forma ‛ Mariscalco ', in un sonetto di Cecco Angiolieri a D. (Rime CVII 2); v. LASSAR VO' LO TROVARE DI BECCHINA.