Antropologa statunitense (Filadelfia 1901 - New York 1978). Allieva di R. Benedict e F. Boas, coltivò in particolare gli studi sul ruolo dei fattori biopsicologici, culturali e individuali nella strutturazione della personalità individuale e sociale, concludendo che la variabilità naturale dei caratteri congeniti basilari è universalmente identica, ma ciascuna cultura seleziona e plasma poi un numero limitato di forme. L'estrema abilità di scrittrice, e una forte sensibilità ai problemi sociali e politici, fecero della M. uno dei personaggi più importanti della scena statunitense a lei contemporanea, dove fu impegnata, tra l'altro, nelle fasi centrali della nascita del movimento femminista. Tra le opere: Sex and temperament in three primitive societies (1935); Male and female (1949).
Studentessa di antropologia e psicologia alla Columbia University, dove fu allieva di F. Boas e di R. Benedict, rimase legata a questa università dove divenne prof. di antropologia culturale. Intraprese viaggi etnografici nelle Samoa (dal 1925), nelle Isole dell'Ammiragliato (1928-29) e in Nuova Guinea, con L. Fortune (1931-33). Le sue ricerche proseguirono poi a Bali (1936-38) dove, in compagnia del marito, G. Bateson, fu tra i primi antropologi a servirsi della fotografia e del film come importanti tecniche di indagine etnografica.
Le esperienze compiute durante i viaggi nelle Samoa e nelle Isole dell'Ammiragliato furono alla base di alcuni libri (Coming of age in Samoa, 1929; Growing up in New Guinea, 1930) divenuti dei classici dell'antropologia e destinati ad un largo successo di pubblico. Dalle ricerche svolte in Nuova Guinea nacque anche il famoso testo Sex and temperament in three primitive societies (1935), nel quale la M. mette a confronto la differenza della strutturazione culturale della personalità messa in atto da tre diverse culture dell'area. In particolare sono la tematica freudiana e psicanalitica, legata allo sviluppo della personalità, e i problemi connessi con la sessualità a interessare la M., all'interno di quella prospettiva, nota come "cultura e personalità" che, nell'antropologia statunitense successiva a Boas, intendeva riflettere sui rapporti tra elementi biopsicologici, fattori culturali e tratti individuali nella costituzione della personalità individuale e sociale. In seguito i suoi interessi divennero sempre più generali, legati comunque al problema del carattere e dell'identità nazionale e ai rapporti tra mutamento economico e cambiamenti della struttura della personalità. Altre opere: An inquiry into the question of cultural stability in Polynesia (1928); The changing culture of an indian tribe (1932); Culture and personality (1936); Cooperation and competition among primitive peoples (1937); The mountain Arapesh (5 parti, 1938-49); And keep your powder dry (1942); Male and female (1949); Soviet attitudes toward authority (1951); Childhood in contemporary culture (1955, in collab. con M. Wolpenstein); New lives for old: cultural transformation-manus, 1928-1953 (1956); The golden age of American anthropology (1960); Continuities in cultural evolution (1964); American women (1966); Socialization as cultural communication (1976); Letters from the field, 1925-1975 (1977).