MARGARITONE d'Arezzo
Pittore. Operava nel sec. XIII; è ricordato in un documento del 1262. Di lui rimangono alcune opere firmate: un paliotto nella Galleria nazionale di Londra; un altro nella chiesa di Montelungo, presso Terranova Bracciolini, con la Madonna fiancheggiata da 4 santi; quello nella collezione Lehman di New York, molto simile al precedente; il paliotto, con sportelli, di Santa Maria delle Vertighe presso Monte Savino, secondo un'iscrizione, confermata dall'esame stilistico, restaurato e solo in parte dipinto ex-novo da M. d'A. È inoltre sua l'icone, sparuta ed emaciata, di S. Francesco nella chiesa di S. Francesco a Ripa in Roma, cui sono affini numerose altre immagini del santo nella Pinacoteca di Arezzo, nella chiesa di Ganghereto presso Terranova Bracciolini, nell'Accademia di Siena, nella Pinacoteca Vaticana, in S. Francesco di Castiglion Fiorentino, nel Museo civico di Montepulciano. Connesso con la pittura lucchese e bizantina, M. d'A. ripete con insistenza monotona pochi schemi iconografici e formali. Le notizie fornite dal Vasari sulla sua presunta attività di architetto e scultore appaiono prive di fondamento.
Bibl.: L. Dami, in Dedalo, V (1924-25), pp. 537-39; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930 (con bibl.). Inoltre: P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I: Il Medioevo, Torino 1927; R. van Marle, Le scuole della pittura italiana, I, L'Aia-Milano 1932, pp. 327-35.