Scrittrice, nata a Bruxelles da genitori francesi l'8 giugno 1903, morta a Mount Desert (Maine, USA) il 17 dicembre 1987. È stata insignita negli anni Settanta del Prix National des Lettres (1974) e del Grand Prix de l'Académie française (1977) e nel 1980 è stata la prima donna a essere accolta come membro dell'Académie française, dove nel 1981 pronunciò la sua prolusione. Dopo gli studi con tutori privati e dopo aver appreso l'inglese, il latino, il greco e l'italiano, ottenne nel 1920 a Nizza il baccalauréat in latino e greco. Fu un'infaticabile viaggiatrice, in Europa e soprattutto in Oriente; si stabilì poi negli Stati Uniti, avendone assunta la cittadinanza nel 1948. Raffinata traduttrice letteraria dalla lingua inglese (tradusse opere di V. Woolf e di H. James), esordì come autrice in poesia componendo Jardin des chimères, 1921; Les dieux ne sont pas morts, 1922; Les charités d'Alcippe, 1956, n. ed. 1984, trad. it. 1987. Divenne ben presto autrice di novelle, romanzi e saggi: il suo primo romanzo fu Alexis ou le traité du vain combat, 1929 (trad. it. 1962); Denier du rêve, ambientato nella Roma fascista,1934, fu riscritto nel 1959 e nel 1971 (trad. it. 1984); seguirono Feux, 1936 (trad. it. 1984); Les nouvelles orientales, 1938 (trad. it. 1983); Le coup de grâce, 1939 (trad. it. 1962); Les songes et les sorts, La nouvelle Eurydice, 1939; Électre ou la chute des masques, 1954); ottenne fama internazionale con Mémoires d'Hadrien, 1951 (trad. it. 1953), autobiografia apocrifa dell'imperatore romano del 2° secolo, e con L'oeuvre au noir, 1968 (trad. it. 1969), biografia intellettuale di un alchimista immaginario del 16° secolo. Con erudizione e magie sympatique è riuscita in molte sue opere a ricreare il paesaggio e la vita interiore di personaggi di epoche passate: l'individuo e la storia si alternano per riflettere tutta la vita di un secolo attraverso una coscienza. Attratta sempre più dal mistero dell'uomo e della sua grandezza, la Y. pubblicò, donando alle sue narrazioni il fascino dell'alternanza tra la prima (l'io narrante) e la terza persona (l'io narrato), ancora vari romanzi e novelle: Anna, soror..., 1981 (trad. it. 1983); Comme l'eau qui coule, 1982 (trad. it. 1983).
L'autobiografia, o meglio le rievocazioni storico-familiari, sarà completata postuma in tre parti nel 1988 (3 voll.; trad. it. 1989) sotto il titolo Labyrinthe du Monde: Souvenirs pieux, pubblicata autonomamente nel 1974 (trad. it. 1981); Archive du Nord (1977; trad. it. 1982); Quoi? L'étérnité (postumo, 1988); una raccolta di testi poetici e fotografie (La voix des choses, postumo, 1988) e una raccolta di saggi (En pélérin et en étranger, postumo, 1989; trad. it. 1990). Nel 1982 la collana della Pléiade aveva pubblicato le sue Oeuvres romanesques. Scrisse anche numerosi saggi, tra cui si ricordano: Mishima ou la vision du vide, 1981 (trad. it. 1982), Le temps, ce grand sculpteur, 1983 (trad. it. 1985), riuniti nel 1962 in Sous bénéfice d'inventaire (trad. it. 1985) e nel 1991 in Essais et Mémoires (trad. it. 1992). Le sue opere teatrali (Rendre à César; La petite Sirène; Le dialogue dans le marécage; Électre ou la chute des masques; Le mystère d'Alceste; Qui n'a pas son Minotaure?) sono state per la prima volta raccolte in Théâtre (2 voll., 1971; trad. it. 1988). È del 1980 infine la lunga intervista rilasciata dalla Y. a M. Galey, Les yeux ouverts (trad. it. 1982), titolo che richiama la lucidità e l'attenzione a tutti i costi, che è senza dubbio il comune denominatore della sua vita e della sua opera, che da sempre è stata al centro di un'intensa e appassionata lettura critica.
Voyage et connaissance dans l'oeuvre de Marguerite Yourcenar, Pisa 1988; J. Savigneau, Marguerite Yourcenar, Paris 1960 (trad. it. 1991); F. Bonoli Fiquet, Réception de l'oeuvre de Marguerite Yourcenar: essai de bibliographie chronologique (1922-1994), Tours 1994; M. Goslar, Yourcenar: biographie, Bruxelles 1998 (trad. it. 2003).