BADERNA, Maria (Anna Maria, Marietta)
Nacque a Castel San Giovanni (Piacenza) il 5 luglio 1828 (Mensi), o nel 1829, e si avviò alla danza sotto la guida di C. Blasis, allora direttore della scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, del quale fu allieva anche ai corsi privati. La carriera della B. appare in gran parte legata al maestro, che la condusse con sé anche in occasione di "tournées" all'estero. Esordì a Piacenza nel 1842 in un divertimento che il Blasis aveva composto espressamente per lei; dei fortunato debutto parlò P. A. Curti nella Strenna Teatrale Europea del 1843, dedicando alla giovane danzatrice anche un sonetto.
Nell'autunno 1843 fu prima ballerina alla Scala insieme a C. Merante nei balli Il rajà e la bajadera (coreografia di B. Vestris, musica di A. Mussi e F. Schira) e Caterina Cornaro;nel dicembre dello stesso anno ballò con successo in quel teatro un passo a due con Sofia Cuoco, altra ballerina della scuola del Blasis. Durante la stagione autunnale del 1845 la B. fu scritturata per il Teatro Comunale di Bologna, dove trionfava Fanny Elssler (nei balli La Zingara e La rivolta del serraglio,di D. Ronzani) e dove ella fu prima ballerina assoluta di rango francese insieme a F. Rosati. Dopo alcuni spettacoli dati al Teatro Ducale di Parma nel gennaio 1845 e al Teatro Grande di Trieste, apparve di nuovo alla Scala nella primavera del 1846 in Iselda di Normandia (13 aprile; coreografia di G. Casati e musica di Pio Bellini e G. Casati) e nei balli creati dal Blasis per l'opera Roberto il Diavolo di G. Meyerbeer e da G. Casati per l'opera Manon Lescaut (6 giugno; musica di Pio Bellini e G. Casati), ottenendo calorosi consensi. Si recò poi a Londra con il Blasis che vi era stato, ma senza riscuotere grande successo, già nel 1827. Giunsero in Inghilterra nel febbraio 1847, e al Teatro Drury Lane il Blasis presentò la B. come prima ballerina in due nuove creazioni: The pretty Sicilian e Spanish Gallantries (dati rispettivamente il 4 febbraio e il 4 marzo), allestendovi inoltre una ripresa di La Pléiade de Terpsichore (15 marzo). Al Covent Garden invece il 6 aprile la B. danzò in Odalisque,di cui il Blasis aveva curato la coreografia.
I giornali inglesi, pur trovando i balli difettosi nell'azione, ammirarono la grazia e la novità delle singole danze, molte delle quali ispirate a balli spagnoli (la B. si produsse in un "Fandango", in "Seguidillas Manchegas" e in una "Nouvelle Cachucha"). La giovane ballerina, piccola e graziosa, definita dal pubblico inglese la perla della danza, piacque per lo stile preciso, l'esecuzione accurata e la grazia che caratterizzava soprattutto i movimenti delle braccia, e anche se in qualche occasione non apparve dotata di sufficiente forza e vigoria le corrispondenze teatrali del tempo furono concordi nell'esaltare senza riserve il suo gioco di punte.
Sempre col Blasis, la B. si recò più tardi nel Sud America partecipando con successo a spettacoli nelle principali città, insieme con un'altra ballerina che era stata allieva del Blasis, Caterina Thierry, e in Brasile morì ancora giovane di malattia infettiva.
Bibl.: Strenna Teatrale Europea 1843, pp. 217-220; P. Cambiasi, Rappresentazioni date nei reali teatri di Milano (1778-1872), Milano 1872, p. 90; L. Bignami, Cronologia dì tutti gli spettacoli rappresentati nel Gran Teatro Comunale di Bologna dalla solenne sua apertura 14 Maggio 1763 a tutto l'Autunno del 1880, Bologna 1880, p. 123; P. E.Ferrari, Spettacoli drammatico-musicali e coreografici in Parma dall'anno 1628all'anno 1883, Parma 1884, pp. 139, 218, G. Monaldi, Le regine della danza nel sec. XIX,Torino 1910, p. 176; I. Guest, The romantic ballet in England,London 1954, pp. 130-132; F. Regli, Diz.biogr. dei più celebri poeti ed artisti melodrammatici... che fiorirono in Italia dal 1800 al 1860, Torino 1860, p. 21; L. Mensi, Diz. biogr. Piacentino,Piacenza 1899, p. 49; Enciclopedia di Spettacolo,I,col. 1235.