DE MACCHI, Maria
Nacque a Paruzzaro (prov. di Novara) il 15 sett. 1867 da Carlo e Giuseppina Sogno e fu allieva non di Augusta Boccabadati Francalucci - come riportato dal Celletti - in quanto questa morì a Santiago del Cile nel dicembre 1875, ma più probabilmente di Virginia Boccabadati Carignani (18281922).
Debuttò nel 1889 a Brescia nella Gioconda di A. Ponchielli come mezzosoprano nel ruolo di Laura. Passata successivamente alle parti di soprano, cominciò a porsi in luce a Malta nella stagione 1892-93 in Don Giovanni di W.A. Mozart, RuyBlas di F. Marchetti, Un ballo in maschera di G. Verdi e Cavalleria rusticana di P. Mascagni.
Il 29 nov. 1894 partecipò alla prima rappresentazione di Medora diF. Cusinati al teatro Ristori di Verona e, nel dicembre, fu al teatro S. Carlos di Lisbona nel Faust di C. Gounod, che aprì la stagione invernale, ottenendo critiche favorevolissime per l'intelligenza interpretativa. In questa stagione cantò anche in Lohengrin di R. Wagner e nell'Africana di G. Meyerbeer. Nel maggio 1895 (19, 23 e 26) apparve nel ruolo di Margherita alle prime rappresentazioni date in Italia - teatro Comunale di Bologna - del Faust di R. Schumann, scene dal poema di W. Goethe, per soli coro e orchestra, eseguito in forma di oratorio sotto la direzione di G. Martucci. Nello stesso anno, il 16 settembre, cantò in Aida di G. Verdi al teatro Argentina in Roma, successivamente cantò al teatro Comunale di Trieste prima in Aida (gennaio 1896), poi, il 1º marzo, in Mara di F. Hummel e, ancora a marzo, in un concerto in cui eseguì brani della stessa Mara e dei Pagliacci di R. Leoncavallo, ottenendo un notevole successo.
Nella stagione 1896-97 fu al teatro Carlo Felice di Genova in Asrael di A. Franchetti (Nefta e suor Clotilde), Aida e Maruzza di P. Floridia (protagonista), anche qui applaudita per le qualità vocali e il talento interpretativo. Il 27 maggio partecipò a un concerto di musiche wagneriane eseguite al teatro Comunale di Bologna, il 2 ottobre cantò al teatro Sociale di Varese in Rosella diP. Gallisay e, a novembre, tornò ancora a Bologna, facendosi applaudire per la dovizia dei mezzi vocali in Norma di V. Bellini, opera che replicò altre tre volte nello stesso mese. Il 20 marzo 1898 cantò nella prima rappresentazione de IlGladiatore diG. Orefice; il 22 maggio ebbe larga risonanza il successo ottenuto in un altro concerto di brani wagneriani. In questo stesso anno fu, in ottobre, al teatro Sociale di Treviso in Gioconda, il3 novembre, nello stesso teatro, partecipò alla prima rappresentazione di Giovanni Huss di A. Tessaro.
Nella stagione 1898-99 fu al teatro Argentina diRoma in La regina di Saba di K. Goldmark (26 dicembre) e in Norma (26 febbraio). Arricchì la sua carriera dialtri successi, in quello stesso anno, cantando al teatro Fenice di Trieste in Lucrezia Borgia di G. Donizetti, nel Mefistofele di A. Boito e ne L'ombra di Werther di A. Randegger (settembre-ottobre). L'anno seguente, al teatro Mercadante di Napoli, si esibì prima in Norma (20 gennaio), nella Lucrezia Borgia, ne La Moretta di A. Firmiani (prima rappr. 17 febbraio) e poi, nella chiesa dei Gerolamini, nell'oratorio La Risurrezione di Cristo di L. Perosi; quindi al teatro Costanzi di Roma (4 marzo) in Aida e in Tannhäuser (Elisabetta, aprile) di R. Wagner, e al politeama di Livorno in Gioconda (agosto-settembre), riscuotendo anche qui notevole successo per la "bella voce, la finezza del canto, la buona azione drammatica ... una Gioconda modello ... interprete superiore" (in Gazzetta musicale di Milano, LV [1900], 35, p. 466). A dicembre fu poi al teatro Verdi di Padova, ottima interprete di Tosca di G. Puccini. Ad ottobre-novembre del 1901 cantò al teatro Carignano di Torino in Gioconda e Lucrezia Borgia, ormai riconosciuta come artista di chiara rinomanza. Nel 1902, anno denso di particolari successi, fu prima al S. Carlo di Napoli in Ernani di G. Verdi (30 gennaio) e in Mefistofele (marzo), con numerose repliche, poi al teatro Reale di Berlino (maggio) in Aida; infine al teatro Verdi di Vicenza, il 16 agosto, partecipò alla prima rappresentazione di Cecilia di G. Orefice. Cantò ancora al teatro Costanzi (1903-04), al Metropolitan di New York (1904-05) e all'Opera di San Francisco (1905). Il 23 maggio del 1906 tornò al teatro Comunale di Bologna per un concerto, in cui interpretò brani di Wagner, Leoncavallo, Donizetti. Il 26 dicembre fu di nuovo protagonista della stagione lirica al teatro Argentina ne La figlia di Jorio di A. Franchetti.
Soprano drammatico di tipico stampo ottocentesco, sia per la voce limpida, sonora, estesa e timbratissima, sia per la correttezza dell'emissione, sia per l'imponenza della figura, si affermò soprattutto nel repertorio italiano, pur non addicendosi al suo temperamento e al suo stile il repertorio verista. Fu una delle ultime specialiste della Lucrezia Borgia e degli Ugonotti e anche una delle più efficaci protagoniste italiane di Norma, Gioconda e Aida nel periodo intermedio tra il ritiro dalle scene della M. Borelli e della R. Pantaleoni e la comparsa delle E. Burzio, G. Russ, E. Mazzoleni, E. Poli-Randaccio.
Morì a Milano il 16 genn. 1909.
Fonti e Bibl.: Notizie in La Gazz. musicale di Milano, L (1895), pp. 9, 331, 365, 383; LI (1896), pp. 60, 164, 226, 242, 871; LII (1897), pp. 8, 28, 43, 114, 144 s., 689, 703; LIII (1898), p. 275, 320, 607; LIV (1899), pp. 5, 101, 471, 483, 494, 520, 542; LV (1900), pp. 72 s., 83, 172, 228, 466, 479; LVI (1901), pp.8, 13 s., 81, 621, 664, 694, 724; LVII (1902), pp.68, 84, 114, 129, 143, 161, 172, 189, 216, 287, 465, 527, 681; R. Celletti, in Encicl. dello spett., IV, Roma 1958, col. 443; L. Trezzini, Due secoli di vita musicale. Storia del teatro Comunale di Bologna, II, Bologna 1966, pp. 121, 124 s., 135; M. Rinaldi, Due secoli di musica al teatro Argentina, Firenze 1978, pp. 1232, 1258, 1261 s.; E. Frassoni, Due secoli di lirica a Genova, Genova 1980, I, pp. 443 s.; II, p. 56; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 431.