Maria Iacobi
Fra le donne presenti sul Calvario al momento della crocifissione di Gesù, gli evangelisti elencano una Maria, madre di Giacomo e di Giuseppe (Matt. 27, 56). Essa è chiamata anche semplicemente " l'altra M. " (Matt. 27, 61) oppure " M. di Giacomo " (Marc. 16, 1; Luc. 24, 10) o " M. di Cleofa " (Ioann. 19, 25). Quest'ultima denominazione è spiegata nel senso di " sorella " oppure, meglio, " moglie di Cleofa ". Ma dalla testimonianza di Egesippo (in Eusebio Storia Eccles. III 11; IV 22, 4) sembra risultare una distinzione fra la madre di Giacomo il Minore e la moglie di Cleofa.
Citando il testo di Marco, D. identifica Maria Maddalena, M.I. e Maria Salomè con le tre più famose correnti filosofiche greche: epicurei, stoici, peripatetici (Cv IV XXII 14).
Secondo il susseguirsi dei nomi, M.I. dovrebbe rappresentare gli stoici, illusi ricercatori della beatitudine nel mondo presente. Non è facile determinare il motivo di tale ravvicinamento e neppure la fonte che ispirò direttamente Dante. L'interpretazione, in fondo, non è molto diversa da quelle proposte, per esempio, da Ugo da Santo Caro (le tre donne, cioè " scholares ad studium venientes ", citata da Busnelli-Vandelli) o da Bruno di Asti (Comm. in Marcum; in Patrol. Lat. CLXV 325): le tre donne, cioè la Chiesa degli ex-Ebrei, degli ex-Gentili e quella della loro unione; oppure Asia, Africa, Europa.