MARIA TERESA di Savoia, duchessa di Lucca, poi duchessa di Parma e Piacenza
MARIA TERESA di Savoia, duchessa di Lucca, poi duchessa di Parma e Piacenza. – Nacque a Roma il 19 sett. 1803 da Vittorio Emanuele I re di Sardegna e da Maria Teresa d’Austria Este e fu battezzata da Pio VII insieme con la gemella Marianna. A Roma la famiglia reale si era rifugiata in seguito all’occupazione francese del Piemonte; nel febbraio del 1806 il padre, vedendo sempre più vicina la minaccia di un arrivo dei Francesi nello Stato pontificio, si imbarcò per la Sardegna e prese residenza nel Palazzo reale di Cagliari. Qui M. ricevette la prima educazione da una governante e dal curato G.B. Terzi. Fu molto religiosa e, in seguito a una grave malattia, concepì il desiderio di diventare monaca senza però mai renderlo noto per timore della reazione della madre. Profonda commozione in lei destarono la sua prima comunione in cattedrale e la cresima, ricevuta a palazzo reale dal vescovo di Iglesias N. Navoni.
Nell’agosto 1815, caduto l’impero napoleonico, M. lasciò la Sardegna imbarcandosi su un vascello inglese per Genova, da dove raggiunse a Torino il padre, partito l’anno prima. Nel 1819 si fidanzò con Carlo Ludovico di Borbone-Parma, figlio della duchessa di Lucca Maria Luisa di Borbone-Spagna, cui era stata destinata in moglie fin da bambina. Le nozze furono celebrate per procura a Torino il 15 ag. 1820. Subito dopo si mise in viaggio per Viareggio, dove era attesa dal marito, con il quale giunse a Lucca il 7 settembre. A corte fu oggetto di restrizioni per l’autoritarismo e la possessività della suocera, che la relegò a un ruolo marginale. Anche nel rapporto con Carlo Ludovico non avrebbero tardato a manifestarsi profonde differenze caratteriali, soprattutto in tema di religione. Il 29 ag. 1821 nacque la prima figlia, Lucia, amatissima da Maria Luisa, che la sottrasse alle attenzioni della madre per prendersene cura direttamente. Per il Natale del 1821 M. si recò a Roma con Carlo Ludovico, dove all’inizio del 1822 divenne terziaria domenicana e da allora ricorse al sostegno di un direttore spirituale domenicano. Nel maggio 1822 partì per Napoli e in giugno fu di nuovo a Roma, per tornare a Lucca in inverno. Il 14 genn. 1823 nacque il figlio Ferdinando e l’8 settembre dello stesso anno perse, dopo sette giorni di malattia, la figlia Lucia.
Nel marzo del 1824, salito al trono di Lucca Carlo Ludovico dopo la morte della madre, esplosero le intemperanze del duca. Fu a Roma con lui per il Natale del 1825 per assistere alle cerimonie dell’anno santo, quindi raggiunse Napoli nel gennaio 1826. Tornata a Lucca, volle passare l’estate a Bagni, dove però, anche a causa del comportamento di Carlo Ludovico, sempre più indifferente nei suoi confronti e legato ad altre amicizie, fu colpita da una grave malattia nervosa. Appena fu in grado di rimettersi in viaggio, seguì a Roma il marito che la lasciò, ancora malata, per dirigersi in Germania. Tornata di nuovo a Lucca, si recò a Dresda con Carlo Ludovico in visita ad alcuni parenti, poi a Vienna dalla nonna materna Maria Beatrice d’Austria Este, duchessa di Massa e Carrara. Solo nel 1829, alla morte di questa, fece ritorno a Lucca, da dove nel 1832 fu ancora con Carlo Ludovico a Torino, Vienna, Praga e in Germania. Stabilitasi infine a Vienna nel palazzo Kinsky, mentre il duca proseguiva senza di lei i suoi viaggi per l’Europa, nel 1833 andò con la famiglia a Praga per sfuggire a un’epidemia di colera. Era di nuovo in Austria quando la raggiunsero le voci di una conversione del marito al protestantesimo, che provocarono in lei grande sofferenza. Tornò a Lucca con la corte nell’agosto 1833: stanca di viaggiare e del trattamento riservatole da Carlo Ludovico, non volle più lasciare l’Italia e si stabilì nella villa di Pianore, mentre il duca si recava in Germania e a Vienna con il figlio, sull’educazione del quale M. non poté avere alcuna influenza. Nel 1838 fu con il marito a Milano per l’incoronazione di Ferdinando I d’Austria, viaggiando, com’era divenuta consuetudine, in vetture separate. Tornata a Pianore, si trasferì nella villa di San Martino in Vignale nel 1847. In settembre, a causa dei moti rivoluzionari, si rifugiò a Massa, ma, per l’incalzare degli eventi, dovette recarsi a Genova, dove fu accolta da Carlo Alberto di Savoia.
Nel dicembre del 1847, alla morte di Maria Luigia d’Asburgo, Carlo Ludovico, che poco prima aveva ceduto Lucca alla Toscana, salì sul trono del Ducato di Parma con il nome di Carlo II. Divenuta duchessa di Parma, M. giunse in città nel marzo 1848, ossia poco prima che il marito fosse costretto dalla rivoluzione a cedere il potere a un governo provvisorio che presto le impose di allontanarvisi. Fu nuovamente accolta, allora, da Carlo Alberto che le assegnò per residenza la villa della Regina, non lontana da Torino, dove restò fino al 28 ag. 1849, per poi trasferirsi di nuovo a Massa. Tornata a Lucca in dicembre, mentre il marito continuava i suoi viaggi per l’Europa, M. si ritirò nell’amata villa di Pianore. Nel 1854 un attentato dai contorni poco chiari le portò via il figlio Ferdinando, salito al trono di Parma nel 1849 con il nome di Carlo III. Nel 1855 scrisse le sue memorie indirizzandole al domenicano E. Milioni, suo confessore. Nel 1857, nel convento delle domenicane di Lucca, volle incontrare segretamente Pio IX, in visita alla città.
Trasferitasi definitivamente nel 1866 nella villa di San Martino in Vignale, M. vi morì il 16 luglio 1879.
Dopo i funerali, celebrati nella cattedrale di Lucca, fu sepolta a Roma, nella cappella dei domenicani al Verano, della quale aveva finanziato la costruzione.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Torino, Corte, Materie politiche per rapporto all’interno, Matrimoni, 8: Matrimonio tra la principessa M.T. di S. e Carlo Lodovico di Borbone; Arch. di Stato di Lucca, Mss., 162: Diario, lettere e scritture varie di M.T. di S.; Arch. Massoni, II, 34: Morte di M.T. di S.; Carte Sardi, 563: Biografia di M.T. di Savoia. I fondi relativi a M. sono descritti in Inventario del R. Arch. di Stato in Lucca, a cura di S. Bonci, III, Lucca 1880, pp. 56, 75, 121, 128; IV, ibid. 1888, p. 384: alcune di queste fonti sono edite in E. Lazzareschi, Lettere inedite di M., in Memorie domenicane, XLVII (1930), pp. 414-420; Id., L’autobiografia di M.T. di S., in Nuova Antologia, 16 apr. 1932, pp. 433-454; M.T. di S., in La Provincia di Lucca, IX (1879), 20, suppl. del 24 luglio, pp. 1 s.; C. Sardi, M.T. di S. duchessa di Lucca e terziaria domenicana, in Letture domenicane: tenute in Lucca negli anni 1921 e 1922, Lucca 1927, pp. 21-37; C. Spellanzon, Storia del Risorgimento e dell’Unità d’Italia, II, Milano 1934, pp. 164-166; D. Corsi, Le nozze di Carlo Ludovico di Borbone con M.T. di S., in Boll. stor. lucchese, VII (1935), pp. 123-134; G. Lucarelli, Lo sconcertante duca di Lucca: Carlo Ludovico di Borbone Parma, Lucca 1986, pp. 25-58, 74 s., 91-101, 123, 131-137, 149, 166, 203-205, 221, 259, 282-296.