Patriota (Napoli 1819 - ivi 1884). Ufficiale borbonico, il 10 giugno 1848 passò tra gl'insorti di Messina, e partecipò poi alla spedizione siciliana di soccorso ai calabresi. Catturato, dopo l'insuccesso, dai borbonici, fu condannato alla pena di morte (21 luglio 1848), commutata poi nell'ergastolo, che espiò a Gaeta fino al 1860: poté allora partecipare alla campagna garibaldina nel Mezzogiorno, dopo la quale passò nell'esercito regolare come colonnello brigadiere.