MORINI, Mariano
Nato a Parma nel 1732, e ivi morto il 21 gennaio 1801, a 18 anni entrò nell'ordine dei minimi. Professore dal 1760 al 1783, prima di filosofia, poi di fisica sperimentale nell'università di Modena, vi fondò il gabinetto o teatro fisico, introducendo così tra i primi il metodo sperimentale nelle ricerche. Inventò ingegnosi apparecchi per esperimenti: per indicare le scosse e la direzione del terremoto, per misurare la quantità della pioggia, per costruire orologi, ecc. Lo Spallanzani, suo collega e amico, apprezzava specialmente le sue esperienze sull'elettricità e la luce, intorno a cui tenne anche dissertazioni a Parigi nell'accademia del Rosa. Cooperò nell'accademia Rangoni alle esperienze intorno ai vasi animali e al sangue. Di grande pietà e carità, ricoprì nel suo ordine importanti cariche. Lasciò alcuni scritti, tra cui le Lezioni di fisica sperimentale.
Bibl.: Filandro Cretese (A. Cerati), Opuscoli diversi, Parma 1819; I. Affò, Memorie degli scrittori e letterati Parmigiani (continuata da A. Pezzana), VII, Parma 1833; Charitas, Bollettino del Terz'Ordine dei Minimi, Roma 1933, gennaio-febbraio.