Uomo politico colombiano (Medellín 1891 - Bogotá 1976), nipote di Mariano. Ingegnere minerario, professore, amministratore di piantagioni di caffè, più volte senatore (dal 1923), ministro dei Lavori Pubblici (1926); presidente della Repubblica nel maggio 1946, impostò una politica conservatrice. I moti scoppiati nel 1948 a Bogotá, durante la IX conferenza panamericana, e l'accusa al governo di responsabilità nell'uccisione del leader liberale J. E. Gaitán provocarono le dimissioni di O., che, però, riuscì a riprendere il potere. Nel 1950 gli successe, dopo una campagna elettorale svoltasi in un clima di aspra violenza, L. Gómez Castro, che ne continuò la politica conservatrice.