STABILE, Mariano
Uomo politico, nato a Palermo il 25 gennaio 1806, morto ivi il 10 luglio 1863. Nutrito di forti studî di matematica e di economia politica, accompagnò nel viaggio di Spagna A. Statella principe di Cassaro, ministro borbonico, in qualità di segretario particolare, ma rinunziò poi a quell'ufficio. Quando Palermo insorse il 12 gennaio 1848, lo S. fece parte di quel Comitato generale formatosi (14 gennaio) presso la municipalità, al fine di provvedere ai mezzi di resistenza, ed ebbe parte principalissima nelle deliberazioni del governo provvisorio, presieduto da Ruggiero Settimo, costituitosi il 2 febbraio e nel quale ebbe il posto di segretario generale. Contrario alla costituzione di un'assemblea nazionale e favorevole invece a ripristinare la costituzione del 1812 adattata ai tempi, fu a lui rimproverato di seguire a oltranza le tendenze di lord Minto, in quei giorni giunto a Palermo. Il 25 marzo fu eletto membro della Camera dei comuni e il giorno dopo fu nominato ministro degli Affari esteri, di Agricoltura e Commercio. Costretto a dimettersi il 5 agosto, fu eletto presidente della Camera dei comuni, e quando gli avvenimenti siciliani, dopo la caduta di Messina e di Catania, parvero avviarsi a un tragico epilogo, il 13 marzo 1849 fu nominato ministro della Guerra. Compreso fra i 43 esclusi dall'amnistia, lo S. prese la via dell'esilio e visse lunghi anni a Parigi. Tornato a Palermo nel 1860, vi fu subito eletto sindaco, carica che egli coprì fino alla morte.