Ndiaye, Marie
Ndiaye, Marie. – Scrittrice e drammaturga francese (n. Pithiviers 1967). Figlia di madre francese e di padre senegalese, che conoscerà solo in età adolescenziale, N. si avvicina precocemente alla scrittura pubblicando diciassettenne il suo primo romanzo (Quant au riche avenir, 1985; trad. it. Il pensiero dei sensi, 1993), che le permette di vincere un anno di residenza presso l'Académie de France di Villa Medici a Roma. Autrice di romanzi (En famille, 1991; trad. it. 1993 e Un temps de saison, 1994; trad. it. Fuori stagione, 2007) e racconti (Tous mes amis, 2004; trad. it. 2005) incentrati sulle difficoltà dell’integrazione, spesso tradotte con un sentimento paranoide e surreale d’ascendenza kafkiana (Mon cœur à l'étroit, 2007; trad. it. Una stretta al cuore, 2009), N. raggiunge il successo con Rosie Carpe (2001; trad. it. 2005), con cui ottiene il prix Femina, narrando la capacità distruttiva del ritorno alla terra d’origine. Nel 2009 vince il premio Gouncourt con Trois femmes puissantes (2009; trad. it. 2010), nel quale tratteggia i destini sospesi tra Europa e Africa di tre donne capaci di reagire con eroica dignità alle avversità della vita migrante. Come drammaturga, N. è l’unica donna a vedersi riconosciuta in vita una pièce (Papa doit manger, 2003) nel repertorio della Comédie-Française.