GAZZANIGA, Marietta
Nacque a Voghera (allora provincia del Regno sardo) nel 1820 da Tomaso e Maddalena Denari, i quali, trovandosi in precarie condizioni economiche "furono costretti ad iniziare la figlia alle scene onde tornasse loro d'aiuto" (Regli).
Intrapreso con profitto lo studio del canto sotto la guida di A. Cetta, si perfezionò successivamente con A. Mazzucato, facendo il suo esordio come mezzo soprano nella primavera del 1840 al teatro Civico della sua città natale nella parte di Giovanna Seymour in Anna Bolena di G. Donizetti e in quella di Romeo ne I Capuleti e i Montecchi di V. Bellini (Maragliano). Dopo queste prime prove passò al registro sopranile esibendosi prevalentemente in provincia cantando nei teatri di Casale Monferrato, Como, Varese (Maria di Santafiora di G. Litta, teatro Sociale, 25 ott. 1843), Lucca, Firenze (Giovanna d'Arco di G. Verdi, teatro della Pergola, primavera 1845) e Palermo, ovunque accolta con dimostrazioni di simpatia e ammirazione. Il 26 dic. 1846 debuttò al teatro Carlo Felice di Genova in Luisa Strozzi di G. Sanelli, apprezzata sia per l'avvenenza della figura sia per il colore della voce di soprano drammatico.
In questi primi anni di carriera la G. si presentò infatti come cantante verdiana: nei primi due mesi dell'anno successivo, sempre al Carlo Felice, sostenne infatti l'impegnativa parte di Odabella in Attila (9 genn. 1847) e di Lucrezia Contarini ne I due Foscari (4 febbr. 1847), entrambe a fianco del famoso G. Ferri; queste interpretazioni la imposero per alcuni anni come l'unico soprano in grado di poter sostenere credibilmente la drammaticità delle opere del giovane Verdi. Nell'autunno 1848 venne infatti chiamata al teatro S. Carlo di Napoli ancora per due ruoli verdiani: quello di Giselda ne I Lombardi alla prima crociata (7 ott. 1848, accanto a C. Baucardé) e di Abigaille in Nabucco, in cui fu ammirata anche per l'ottima recitazione. Nella stagione di carnevale 1848-49, al teatro Regio di Torino, si esibì ancora una volta in Attila accanto a N. Ivanov e sostenne la parte di Neodemia ne Il gladiatore di P. Bona, ruolo scritto appositamente per lei (3 febbr. 1849).
Nel 1849, dopo le nozze con il marchese Alberto Malaspina, cantò al teatro S. Carlo nella Saffo di G. Pacini con F. Varesi, e fu protagonista acclamatissima nella prima assoluta della Luisa Miller di Verdi (8 dic. 1849), insieme con S. Malvezzi (Rodolfo) e A. De Bassini. A questa sua creazione verdiana seguì presto una seconda, quella di Mina in Stiffelio, che andò in scena l'anno seguente al teatro Grande di Trieste (16 nov. 1850), accanto al celebre G. Fraschini. Il 26 dic. di quell'anno debuttava al teatro alla Scala di Milano, ancora una volta in un'opera verdiana, la Gerusalemme (rifacimento de I Lombardi alla prima crociata), nel ruolo di Elena; divenne così una delle cantanti più amate e richieste dal pubblico di quel teatro, continuando a esibirsi quale protagonista della Lucrezia Borgia di Donizetti (13 febbr. 1851) e cantando la parte di Paolina nel Poliuto dello stesso autore (1° marzo 1851).
Quest'ultima fu un'opera che la G. eseguì spessissimo nel corso della carriera; se ne ricordano le rappresentazioni del 27 dic. 1851 al teatro Regio di Parma e dell'ottobre 1852 al teatro Comunale di Bologna, ove ottenne un vero e proprio trionfo.
Il 1852 la vide protagonista indiscussa del teatro Regio di Parma, ove tornò per interpretare Norma di Bellini (28 genn. 1852) e prese parte alla prima rappresentazione di Tancreda di A. Peri e di Luigi V di Mazzucato. Nel 1853 tornò alla Scala, dove cantò ne Il Cid di Pacini, distinguendosi nonostante l'opera non ottenesse successo. Non si ha alcuna notizia sui due anni successivi; la G. riappare invece il 5 genn. 1856 al teatro Regio di Torino in Giovanna di Guzman (titolo con il quale vennero rappresentati I Vespri siciliani di Verdi), e pochi giorni dopo ne Il trovatore di Verdi con G. Fraschini. Dal 1857 al 1860 cantò Oltreoceano, con lunghe tournées sia negli Stati Uniti sia in Sudamerica, dove ottenne grandi consensi. La gioia dei successi fu offuscata dal dolore per la perdita del marito, che morì all'Avana colpito dal vaiolo secondo il Regli, da febbre gialla secondo lo Schmidl.
Tornata in Italia cantò alla Scala in Lucrezia Borgia (3 sett. 1862) e al Regio di Parma ne Il trovatore (8 febbr. 1863), dopodiché si ritirò dalle scene, ma continuò a frequentare e a dare concerti nel salotto della contessa Maffei assieme con Varesi e a Teresa Stoltz.
Risposatasi con L. Albites si dedicò all'insegnamento e fra i suoi allievi ebbe G.A. Pessina.
Morì a Milano il 2 genn. 1884.
Sulle sue doti vocali Regli, che la ascoltò svariate volte al Regio di Torino, ricorda una voce "bella, chiara, limpidissima, nei bassi soprattutto mirabile" e inoltre il canto "agile e all'uopo vibrato ed energico" nonché "dotata di graziosa ed avvenente figura". Lo Schmidl riferisce che "era inarrivabile nella Saffo di Pacini, nel Nabucco, Luisa Miller […], Attila e Traviata; nella Norma di Bellini; nel Buondelmonte di G. Pacini; nella Favorita; negli Ugonotti; nello Stiffelio […]; Ernani; Orazi e Curiazi di Mercadante […]. La sua voce era quella di un superbo soprano drammatico, potente, chiara, limpida ed in tutti i registri di un timbro meraviglioso".
Fonti e Bibl.: Recensioni in Il Pirata, 26 dic. 1846; 9 genn., 4 febbr. 1847; 21 ott., 2 dic., 16 dic. 1848; Gazzetta piemontese, 30 dic. 1848; Il Pirata, 10 febbr. 1849; 10 ott., 29 dic. 1849; 10 ott., 28 nov. 1852; 13 genn. 1853; Gazzetta di Parma, 6 marzo 1861; A. Maragliano, I teatri di Voghera, Casteggio 1901, pp. 5 ss.; C. Gatti, Verdi, Milano 1950, pp. 317, 324, 370; Id., Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte, Milano 1964, pp. 127 s.; Id., … Cronologia, a cura di G. Tintori, ibid. 1964, pp. 48, 53; Storia del teatro Regio di Torino, II, A. Basso, Il teatro della città, Torino 1976, p. 261; V, Cronologie, Torino 1988, ad indices; E. Frassoni, Due secoli di lirica a Genova, Genova 1980, pp. 189-194; U. Cervetti - C. Del Monte - V. Segreto, Cronologia degli spettacoli lirici del teatro Regio di Parma, I, Parma 1982, pp. 163 s., 226 s.; M. De Angelis, Le carte dell'impresario, Firenze 1982, p. 108; G. Tintori, Invito all'ascolto di Verdi, Milano 1983, pp. 140, 147, 174; P. Macchione, Due secoli di teatro a Varese, Varese 1987, p. 146; Il teatro di S. Carlo, II, La cronologia. 1737-1987, a cura di C. Marinelli Roscioni, Napoli 1987, pp. 300 s., 305; L. Trezzini, Due secoli di vita musicale. Storia del teatro Comunale di Bologna, II, Bologna 1987, p. 74; F. Regli, Diz. biografico, Torino 1869, pp. 230 s.; F.J. Fétis, Biographie univ. des musiciens, Supplément, I, p. 371; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 144.