Comica dell'arte (Venezia 1593 - Firenze 1639), moglie di Francesco A. secondo innamorato col nome di Ortensio nella comp. dei Gelosi; non è certo che abbia esordito come servetta nella stessa compagnia. Passata col marito nella comp. dei Confidenti, per lei Flaminio Scala rimaneggiò uno scenario originariamente scritto per I. Andreini, La pazzia di Lavinia, che fu recitato a Bologna con grande successo nel 1615. La A. scrisse anche una favola in tre atti, che si conserva manoscritta nella Braidense di Milano.