MARINIANA (Mariniana)
Fu forse una delle mogli di Valeriano (imperatore nel 253-260).
Il Lépaulle ha cercato di dimostrare che essa fu piuttosto la prima moglie di Gallieno (253-268) figlio del precedente, dal quale essa avrebbe avuto un figlio di nome Mariniano. Di questa Augusta non ci è pervenuto alcun ritratto in scultura. Questa mancanza potrebbe attribuirsi al fatto che M., quando Valeriano fu eletto imperatore, era già morta: infatti sulle monete la sua testa appare sempre coperta nella parte posteriore da un velo e attorniata dalla leggenda: divae marinianae.
Un ritratto del Museo Torlonia di Roma che P. E. Visconti le ha attribuito non corrisponde affatto nelle fattezze con quelle testimoniateci dalle monete. Riguardo all'acconciatura, i capelli che lasciano libere le orecchie appaiono sulle monete ora piegati in onde fitte e profonde, ora in onde larghe e leggere. Poiché la sua testa è costantemente ricoperta dal velo, non si può dire con certezza se M. portasse la treccia ricondotta sul vertice del capo, come le Auguste che immediatamente la precedettero e le succedettero: sembrerebbe però piuttosto il contrario.
Bibl.: E. Lépaulle, Mariniane et Salonine, in Rev. Num., 1887, p. 249; P. E. Visconti, Catalogo del Museo Torlonia, Roma 1883, p. 281, n. 603; Il Museo Torlonia in fototipia, tav. 157, n. 602; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., Stoccarda 1882, II3, p. 171; E. A. Stückelberg, Die Bildnisse der römischen Kaiser, Zurigo 1936, tav. 108; G. Bovini, Osservazioni sulla ritrattistica romana da Treboniano Gallo a Probo, in Mon. Ant. Linc., XXXIX, 1933, coll. 204-206; B. M. Felletti Maj, Iconografia romana imperiale da Severo Alessandro a M. Aurelio Carino, Roma 1958, pp. 50, 219.