MARINO da Cammanico
Giurista, così chiamato dalla cittadina dell'Abruzzo che gli diede i natali, nacque nei primi lustri del Duecento: non conosciuta è la data della sua morte. Studiò diritto, forse, a Bologna, e certo occupò uffici pubblici a Napoli, dove fu anche giudice della Magna Regia Curia.
L'opera sua maggiore - oltre a commenti a passi del Codice e del Digesto - è la Glossa alle Costituzioni di Federico II (stampata in margine alle antiche edizioni delle Constitutiones Regni Siciliae): insigne per novità di pensiero e forza di esegesi e di sintesi. Essa si giovò pure dei commenti di altri giuristi meridionali, eliminandone o componendone le discordanze, e divenne la glossa ordinaria al testo fridericiano.
Bibl.: B. Capasso, Sulla storia eterna delle Costituzioni del Regno di Sicilia, Napoli 1869, p. 74-79; F. Calasso, in Riv. di stor. del dir. ital., III (1930), pp. 213-259.