Drammaturgo raguseo (Ragusa 1510 circa - Venezia 1567). Studiò a Siena, e la sua opera rivela l'influsso della commedia senese. Scarso è il valore dei suoi drammi pastorali in versi (Tirena, Venere), mentre le commedie in prosa (Dundo Maroje, "Lo zio M."; Skup, "L'avaro") si distinguono per vivacità del dialogo (in dialetto raguseo) e abilità nel raffigurare scene e personaggi, attinti alla vita ragusea del suo tempo. Suggestiva, per il quadro della vita di Ragusa, è la sua Novela od Stanca ("La beffa di Stanec"), in versi, che descrive le disavventure di un contadino imbattutosi, alla sua venuta in città, in un'allegra comitiva di giovani.