AGATEA, Mario
Agostiniano, compositore, nato nel terzo decennio del sec. XVII (nel 1620 secondo il Masseangeli) e morto nel gennaio del 1699. Quanto al luogo di nascita l'Eitner indica un inesistente Baini, Masseangeli Modena (ma il cognome A. non vi ha riscontro).
Un'annotazione del Registro di Bolletta di Corte di Modena (Arch. di Stato di Modena) dice l'A. morto nel gennaio 1699 "d'età circa 75 anni, privo di vista tanti anni erano"; sarebbe quindi nato intorno al 1623-24. Un ritratto inciso nel 1676 e dedicato a G. P. Colonna (riprodotto da Astengo e Roncaglia) lo raffigura "aetatis ann. 48"; se si tratta veramente dell'età che l'A. aveva nel 1676, se cioè l'incisore non riproduce un ritratto anteriore, la data di nascita andrebbe fissata nel 1628.
Sin dal 1649 l'A. fu al servizio della corte ducale di Modena in qualità di "musico soprano di non ordinaria eccellenza" (cfr. Arch. Capitolare del duomo di Modena, Atti Capitolari, f. 87). Nell'ottobre 1666 entrò come soprano nella Cappella musicale di S. Petronio della vicina Bologna con lo stipendio di 50 lire mensili. Licenziato nel maggio 1662, l'anno successivo l'A. pregava il presidente e i fabbricieri di S. Petronio di reintegrarlo nell'ufficio, il che avvenne nel settembre 1663. Abbandonò poi nuovamente il posto perché nominato nell'ottobre 1665 maestro di cappella nel duomo modenese succedendo a D. Marco Uccellini, che si trasferiva a Parma. Nel novembre 1673 si congedò da tale carica, "esponendo che i suoi affari il richiamavano altrove" (cfr. Arch. capitolare... cit., Atti Capitolari, G.226), e si trasferì a Bologna nel convento agostiniano di S. Biagio, pur conservando l'ufficio di musico della corte estense e recandosi periodicamente a Modena per servire la corte in determinate funzioni religiose dell'anno.
Nel 1685 l'A. era stato accolto tra i membri dell'Accademia Filarmonica di Bologna e nel 1689 pregava il duca di volerlo giubilare, sentendosi indebolito dal gran peso degli anni e debilitato anche nella vista. Nel gennaio 1692 era ormai completamente cieco e per consiglio dei medici fu trasferito dal convento di S. Biagio a quello della Misericordia fuori di città dove, come informava il duca suo protettore, "finirò il mio viver penoso".
Morì nel gennaio 1699.
La sua attività di compositore è nota attraverso alcune cantate da camera a voce sola conservate manoscritte nella Biblioteca Estense di Modena. Una sua canzonetta, I pianti d'un core, e un suo mottetto, Venite celeres, sono apparsi rispettivamente nelle Canzonette per Camera a voce sola di diversi autori, date in luce da Marino Silvani, Bologna, Monti, 1670, e nella Nuova Raccolta di Mottetti sacri a voce sola di diversi Eccellenti Autori moderni. Dati in luce da Marino Silvani, ibid. 1670. Infondata sembra essere l'attribuzione all'A. dell'aria Amore, fammi goder, con violoncello obbligato, ms. nella Biblioteca Estense di Modena. Maurizio Cazzati dedicò "al Molto Rev. Padre M. Agatea Musico insigne" un mottetto del suo Quinto Libro de Motetti a voce sola (Bologna, Silvani, 1666). Nella Biblioteca musicale "Martini" di Bologna si conservano cinque lettere dell'A. scritte da Modena (1680-86) a G. P. Colonna; da una di esse si apprende come il musicista agostiniano fosse esperto anche nella costruzione di clavicembali. Varie sue lettere al duca di Modena si conservano nell'Archivio di Stato di Modena.
Alla corte estense fu attivo, anche nella prima metà del sec. XVII, un Paolo Agatea, certo parente di Mario. Il suo nome figura inciso sul listello dell'antico organo di S. Pietro in Modena, insieme con quello di altri cantori e musicisti. Nel 1648-49, fu sopranista presso la Cappella musicale di S. Petronio in Bologna, e nel 1654, fino al 1657, al servizio della Cappella imperiale di Vienna.
Bibl.: Bologna, Biblioteca musicale "Martini", ms. U/12, G. Gaspari, Miscellanea storico-musicale, IV, pp. 144, 202; Catalogo della Collezione d'autografi lasciata alla R. Accademia Filarmonica di Bologna dall'accademico M. Masseangeli, Bologna 1896, p. 4; S. L. Astengo, Musici agostiniani anteriori al sec. XIX, Firenze 1929, pp. 15-17; G. Roncaglia, La Cappella musicale del duomo di Modena, Firenze 1957, pp. 127 ss., 298 n. 30; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, I, p. 48. Per Paolo A.: L.v. Koechel, Die Kaiserliche Hofmusikkapelle in Wien von 1547bis 1867, Wien 1869, p. 482; P. Nettl, Zur Geschichte der Kaiserlichen Hofmusikkapelle von 1636-1680, in Studien zur Musikwissenschaft, XVI-XIX (1929-32), pp. 18, 25, 26, 31, 32.